Nel 2011, è noto, fu istituita, dal governo centrale, l’Imposta Municipale Propria in via sperimentale, per tutti i Comuni d’Italia: la cosiddetta Imu. La Legge stabiliva che fosse compito del Comune, destinatario del tributo, l’onere di controllare le dichiarazioni presentate dai cittadini e di verificare i versamenti eseguiti. E, inoltre, sulla scorta dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni, nonché sulla base della consultazione delle Banche dati catastali telematiche relative all’entità delle rendite attribuite dal Catasto, provvedere a correggere gli errori materiali e di calcolo e ad emettere i relativi avvisi di accertamento che, per effetto della Legge Finanziaria 2007, vanno notificati entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello nel corso del quale fu o doveva essere presentata la dichiarazione, ovvero a quello nel corso del quale l’imposta non fu versata in misura sufficiente.

A Maenza, come probabilmente in altri Comuni italiani, a seguito della continua attività accertatoria del Servizio Area economico - contabile dell’ente locale lepino, conclusa la prima fase istruttoria, si registra l’emissione di 208 avvisi di accertamento relativi alle imposte Ici e Imu per un valore complessivo di 58.072,48 euro.

Si tratta di mancato o irregolare pagamento dell’Imu 2011 e dell’Ici 2012.

Insomma, pur non volendo parlare di evasione, va sottolineato come alle casse del Comune di Maenza, sia venuta a mancare una cifra altrimenti utilizzabile.