Si terrà questo sabato 28 novembre a Sermoneta la cerimonia di insediamento del nuovo priore-parroco dell’Abbazia di Valvisciolo, Padre Massimo Cristoforo Maria Marianella, che prende il posto di Padre Eugenio Romagnuolo che dal 18 settembre scorso è stato nominato Padre Abate della Congregazione Cistercense di Casamari. Sarà una cerimonia suggestiva, in quanto il nuovo Priore si insedia contemporaneamente alla sua nomina a Parroco della Chiesa di Santo Stefano Martire, la chiesa annessa all’Abbazia sermonetana. Alla cerimonia, in programma a partire dalle ore 17, parteciperanno anche l’Abate Priore Eugenio Romagnuolo e il Vescovo della Diocesi di Latina- Terracina-Sezze-Priverno Mons. Mariano Crociata. Il Sindaco Claudio Damiano e l’Amministrazione comunale di Sermoneta, interpretando il sentimento di tutta la comunità di Sermoneta, sono orgogliosi della nomina di Padre Massimo, “una persona di grande spessore morale, che conosce bene Sermoneta e la sua comunità, e che quindi siamo certi proseguirà sul solco tracciato da Padre Eugenio improntando il suo lavoro sul dialogo, la comprensione e il confronto. Auguriamo buon lavoro a Padre Massimo”.

Padre Massimo, romano, è entrato nella Congregazione nel 1983 dopo aver terminato gli studi superiori. Ha proseguito il suo iter formativo ad Anagni e praticato il noviziato a Casamari. Ha terminato i suoi studi di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma ed ha preso la specializzazione in Liturgia, licenziandosi nel 1992. Dopo l’ordinazione a Sacerdote, ha trascorso 17 anni nelle Asturie, in Spagna, dove ha contribuito alla fondazione di un monastero cistercense del quale è stato vice Priore e Maestro dei novizi. Tornato in Italia nel 2009, è stato trasferito a Valvisciolo dove ha affiancato Padre Eugenio nella gestione dell’attività dell’Abbazia. Ora continuerà questo lavoro, iniziato sei anni fa, non più come gregario ma come guida. Un percorso carico di responsabilità che Padre Massimo si dice orgoglioso di intraprendere.

Oggi Valvisciolo conta 10 monaci. Sono celebri per la produzione di pappa reale, che esportano in tutto il mondo, e per altri prodotti come vino, confetture ed erbe. I monaci praticano vita attiva e contemplativa, vissuta nella semplicità e nel lavoro seguendo la regola benedettina Ora et Labora. Sei corsi di catechismo attivati con oltre 100 bambini e ragazzi.