La giornata di ieri e quella di lunedì, a Nettuno, sono state contrassegnate dal ritrovamento di due ordigni bellici in altrettante zone della città, ossia il mare antistante lo stabilimento “Belvedere” e l’estrema periferia di Tre Cancelli. In quest’ultimo caso, che poi sarebbe il primo in ordine di tempo, i carabinieri della compagnia di Anzio hanno chiuso al traffico via Santa Maria Goretti per permettere agli artificieri dell’Arma di far brillare una bomba a mano di piccola entità risalente alla Seconda guerra mondiale e ritrovata all’interno di un terreno privato.

Ieri, invece, sempre i militari coordinati dal maggiore Ugo Floccher sono intervenuti sull’arenile di ponente, a Nettuno, dopo che un cittadino aveva segnalato la presenza di un ordigno bellico - presumibilmente inesploso - tra gli scogli della terza diga che fronteggia il Belvedere. Si tratta, in particolare, di una mina anticarro - effettivamente inesplosa - sempre risalente agli eventi bellici del 1944: i militari, quindi, hanno messo in sicurezza la zona, circoscrivendola, avvisando gli artificieri dell’Arma per i primi accertamenti del caso. Questi ultimi, però, hanno chiesto e ottenuto - di concerto col personale coordinato dal maggiore Floccher - l’invio degli artificieri del Genio dell’Esercito Italiano per la rimozione dell’ordigno e il suo successivo brillamento in un luogo sicuro.