Cinque minuti, forse poco più. Questo il tempo che avrebbe impiegato Andrea Di Gioia dal punto in cui è avvenuto lâincidente che gli è costato la vita fino alla sua casa di via Carano, nella periferia di Aprilia. Qualche chilometro da percorrere con la moto da cross e poi le porte di casa si sarebbero schiuse innanzi a lui.
Invece, il fato ha voluto che la giovane esistenza di Andrea fosse spezzata proprio in sella alla sua grande passione, quella del motociclismo.
La Honda praticamente distrutta, il casco che indossava sempre con tanto orgoglio accanto a lui e il suo corpo privo di vita sono stati i tre drammatici elementi che sono apparsi agli occhi del papà , che per primo ha sentito spezzarsi il cuore per una tragedia che nessuno poteva prevedere.
I genitori, infatti, avevano provato a chiamarlo al cellulare, nella speranza di capire come mai, allâora di pranzo, ancora non fosse rincasato. La zona di Lazzaria, però, è quasi un bunker: il cellulare prende poco e spesso per diversi metri il segnale è talmente fioco da non consentire la ricezione delle telefonate e del traffico dati su cui viaggiano i messaggi WhatsApp.
Seduto accanto al corpo esanime di Andrea, lâuomo è stato presto raggiunto dalla figlia maggiore e, in ultimo, dalla moglie: tre persone distrutte dal dolore per un evento drammatico che ha di fatto gettato nella disperazione lâintera famiglia e non solo.
Già , perché gli amici di Andrea hanno subito iniziato a commentare la notizia dellâatroce e inaspettata morte sui social network.
«Non ho parole - scrive un amico sulla bacheca del 15enne - sono in vacanza da appena tre giorni. Primo giorno di mare e verso le 18 mi arriva la chiamata di un mio amico riferita alla morte di Andrea: mi sta cadendo il mondo addosso e, visto che non sto parlando quasi da unâora, voglio scriverti per dirti tutto lâamore che ho verso di te».
Commosso anche il ricordo di unâaltra amica: «Non avrei mai potuto pensare di perdere un amico come te - si legge ancora sul profilo Facebook del ragazzo - Emanavi gioia, avevi un sorriso contagioso che faceva sorridere tutti. Ma ora quel sorriso non câè più. Ti ricorderò sempre così».
Il dramma di una famiglia e di una comunità intera, Andrea se n'è andato a pochi passi da casa
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