La chiusura del contenzioso tra Comune di Aprilia e Sorgenia sul caso Turbogas ha comportato una scia di critiche verso l'amministrazione comunale. Una coda polemica prevedibile, visto che la battaglia contro la realizzazione della centrale a ciclo combinato ha infiammato il dibattito politico per oltre 15 anni, contribuendo al successo elettorale della coalizione civica a partire dal 2009.
Un'ostinazione che a conti fatti si dovuta piegare alle ragioni di realpolitik (e di bilancio) che hanno convinto l'amministrazione Terra a chiudere l'accordo a 2.5 milioni di euro, una cifra inferiore a quanto si sarebbe potuto ottenere impostando una trattativa basata sulla diplomazia e non sul muro contro muro. Di questo è convinta la Lega di Aprilia, che attacca con i consiglieri Roberto Boi e Francesca Renzi. «Quanti soldi in più Sorgenia avrebbe messo sul piatto, se l'accordo fosse arrivato anni prima, quando già era chiaro che la Turbogas, inaugurata nel 2012, sarebbe stata costruita? Una risposta parziale a questo interrogativo è arrivata durante la conferenza stampa, dove è stato confermato che il commissario prefettizio Cono Federico è stato vicino a ottenere il doppio di quanto oggi le civiche sono riuscite a portare a casa. E se questo dato - spiegano Boi e Renzi - non dovesse bastare, basta considerare quanti soldi l'amministrazione avrebbe risparmiato per le spese legali sostenute sui contenziosi con Sorgenia, su quelli persi contro Acqualatina. Soldi che avrebbe potuto investire per potenziare l'Ufficio Tributi e metterlo in condizione di operare, senza doversi rivolgere per la riscossione coattiva a una società privata. Ma è offensivo apprendere che questa trattativa è stata portata avanti per mesi senza che l'amministrazione, nonostante l'importanza dell'argomento, non abbia mai trovato il tempo per riferire al consiglio quanto stava accadendo. Crediamo che il non parlare sia stata un'arma di difesa per non essere tacciati di contraddittorietà».
Perciò il gruppo consiliare della Lega lancia dure accuse nei confronti della maggioranza, colpevole di aver "speculato" politicamente sulla vicenda, danneggiando i cittadini di Aprilia. «La battaglia contro la Turbogas resta l'emblema di cosa abbia prodotto il civismo in città. Le posizioni nette - continuano - delle civiche guidate da Antonio Terra, non sono servite a impedire la costruzione della centrale. Quel no, che a conti fatti e vista la conclusione è servito solo come ricettacolo di voti offerti da cittadini che davvero avevano creduto di poter portare avanti un ideale e tutelare la propria salute, ha solo alimentato negli anni una lunga serie di contenziosi. L'amministrazione che con l'ultimo bilancio consuntivo ha messo a nudo tutta una serie di difficoltà fino ad oggi rimaste nascoste, ora canta vittoria perché ha deciso di scendere a patti con Sorgenia, ottenendo la fine di contenziosi dall'esito incerto e circa 2 milioni e mezzo di euro per realizzare opere pubbliche che, vista la salute delle casse comunali, forse non avrebbe avuto la possibilità di realizzare».