«Recovery Latina, un piano pluriennale di sviluppo guardando ad Europa e Regione. Per realizzarlo il sindaco apra la sua visuale, altrimenti rischiamo tutti l'isolamento». Enrico Forte, consigliere regionale del Partito democratico, invita tutti i protagonisti del centrosinistra a non fossilizzarsi sulla questione sindaco, con Coletta sì o Coletta no. Ma chiede che il centrosinistra lavori a un progetto ambizioso di rilancio della città, di sviluppo e crescita, aprendosi anche a quella parte della destra che nulla c'entra col sovranismo. Una mossa quella di Forte che farà certamente discutere in un'area dove verso la destra ci sono pesanti pregiudizi. E lancia l'idea di un "recovery" per Latina sul modello di quello che viene proposto in Europa per sostenere i paesi dell'Unione.

Enrico Forte nella propria analisi prende le mosse dalla questione del candidato sindaco. E non potrebbe essere altrimenti. Da Forte arriva un invito esplicito a considerare la particolare fase storica che stiamo vivendo, non proprio semplice e che rimette in discussione ruoli e posizioni di rendita politica. «Prendo atto della ricandidatura di Coletta, mi pare un fatto naturale pensare di amministrare in un arco di tempo più vasto, anche se la situazione storica e politica attuale, determinata in tutti i suoi aspetti dalla pandemia, deve portare ciascuno di noi a non ritenere scontati ruoli, posizioni, prospettive. La necessità di costruire un campo largo per dare stabilità a Latina, non può prescindere dal cambio di passo in chi, questa grande alleanza, la deve agevolare e realizzare. Credo che il sindaco, in primis, debba mettere in cima alle priorità quella di far diventare Latina la capitale del Lazio meridionale, capofila di un territorio vasto in grado di controbilanciare alcune lacune nella rappresentanza politica. Un esempio di nuovo protagonismo lo si può ritrovare, ad esempio, nella designazione della nuova camera di Commercio, ed è questo il modello che dobbiamo perseguire».