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Metamorfosi De Amicis: dal Partito Democratico passa col centrodestra

Escluso dalla lista del Pd, sarà candidato in quella civica di Matilde Celentano

Metamorfosi De Amicis: dal Partito Democratico passa col centrodestra

Dopo l'esclusione dalla lista del Partito democratico, Enzo De Amicis salta la barricata e si candida col centrodestra, precisamente con la lista civica di Matilde Celentano. Un altro clamoroso colpo di scena, un altro passaggio di schieramento a cui Latina è ormai assuefatta da anni. Forte di un elettorale non schierato politicamente e al grido di solo gli stolti non cambiano idea, ecco che De Amicis passa in meno di un mese da aspirante candidato alle primarie del centrosinistra a candidato consigliere nella lista civica dell'aspirante sindaco di centrodestra.

Ma come ha spiegato De Amicis questa scelta? In parte l'ha subita, dice. «Tutto mi sarei aspettato da un partito che si definisce democratico tranne di essere escluso dalle liste senza un vero contraddittorio. E' l'occasione per dire ai miei elettori: vado via da un Pd che ha rinunciato definitivamente ad essere la casa dei moderati». Secondo De Amicis «il mio percorso si è interrotto nel momento in cui è stata rifiutata la mia candidatura alle primarie in quanto non corrispondeva ad una visione di una sinistra che ha nei nuovi diritti civili una quasi unica ragione di essere, come il nuovo corso della segreteria nazionale sta producendo». Un passaggio strano, questo, dal momento che De Amicis dovrebbe aver votato proprio per Elly Schlein alla segreteria. Fatto sta che De Amicis sostiene che nel Pd che lo ha escluso dalla lista, lui comunque non si riconosceva più. «A questo si sommano le relazioni politiche e le modalità di interlocuzione verso la mia persona. Un combinato disposto che mi porta a sentirmi sciolto da ogni vincolo di militanza, che non ha più ragione di essere. Il Pd è scivolato in una sorta di partito unico guidato da Damiano Coletta». Dunque, meglio volgere lo sguardo altrove. De Amicis dice in sostanza che il suo percorso nel Pd è terminato e che «il mio sostegno non andrà a questo o quel partito ma a un candidato sindaco che indichi un progetto di governo chiaro per la città». Essendo due i candidati sindaco, c'è poco da scegliere. De Amicis sarà candidato nella lista di Matilde Celentano, quella in cui già hanno trovato posto il capolista Vittorio Sgarbi, l'esponente di Fare Latina Annalisa Muzio, l'ex Latina Bene Comune Massimiliano Colazingari e l'ex Forza Italia Claudio Di Matteo.

Ascoltando de Amicis sembra dunque che tutto si sia definito a causa dell'esclusione dalla lista del Pd operata dal segretario comunale Leonardo Majocchi. Ma stando a quanto afferma la candidata sindaco del centrodestra Matilde Celentano le cose non stanno così. «Da alcuni giorni ci sentivamo costantemente. Una conversazione fitta, figlia di un rapporto reale e costruttivo che abbiamo sempre mantenuto in Consiglio Comunale, pur provenendo da aree politiche diverse. Ho colto il suo disagio rispetto alla collocazione politica nel centrosinistra e nello stesso tempo la sua sensibilità a temi propri della mia idea di sviluppo della città: università diffusa in centro, viabilità, polo sanitario. Partendo da questo abbiamo maturato la necessità, per entrambi, di tradurre questi obiettivi in un atto concreto, con la mia proposta di accoglierlo nella lista che porta il mio nome». Insomma, un percorso che è partito da lontano.

Resta il fatto che in questa storia il Partito democratico e Enzo De Amicis hanno certamente il ruolo di sconfitti. Trame, gelosie, ritorsioni che portano a una frantumazione a poche settimane dal voto e con il centrodestra che ne esce ancora più rafforzato. E diciamolo: Matilde Celentano non aveva bisogno di questo regalo. Che però, ovviamente, accoglie con piacere.

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