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Il commento

Comunali, Pd: ora si riparta dagli errori

Il segretario provinciale Omar Sarubbo con i consiglieri eletti sull'analisi del voto: "Sconfitta netta, ma non faremo sconti in consiglio"

Comunali, Pd: ora si riparta dagli errori

Una sconfitta chiara senza scuse e senza attenuanti, un punto per ripartire e creare una nuova fase costituente per il Partito Democratico, che possa riattirare fasce di popolazione e mondi oggi distanti. L'analisi del Pd ieri è partita da qui, attorno a un tavolo con il segretario provinciale Omar Sarubbo e i consiglieri in attesa di proclamazione Valeria Campagna, Leonardo Majocchi e Daniela Fiore. Non scatta il seggio invece per Emilio Ranieri, nonostante i 694 voti, perché con i resti il suo posto viene preso dal candidato sindaco non eletto Damiano Coletta. Sarubbo si è congratulato con la Celentano per la vittoria indiscutibile "pur dentro un dato strutturale, di astensionismo" e ha ringraziato Coletta «che ha giocato la partita con una svolta che c'è stata sulla legalità, sul risanamento». E poi: «La destra non comettendo gli errori del passato ha indovinato la candidatura, ora in questo momento, serve una opposizione dura e intransigente». «Io in quel consiglio ci sono stato – ha detto Sarubbo – e vedo molti ganci con il passato, filiere di nomi familiari e quasi dinastiche. Gran parte di quella classe dirigente l'abbiamo vista all'opera e faremo molto attenzione che non ci siano consumo di suolo sull'urbanistica, che non ci sia un mondo culturale di serie a e serie b, che borghi e quartieri abbiano tutti la stessa attenzione, che i debiti non siano metodo di propganda. Faremo le proposte sul Pnrr e dietro i tre consiglieri ce ne saranno 300 che scriveranno interrogazioni, mozioni e proposte di delibera, perché con loro c'è un partito». «Innanzi ad una sconfitta simile c'è poco da dire – ha detto Leonardo Majocchi - non bisogna accanirsi né sulla Città" e né sull'elettorato e capire il doppio messaggio sia sulla sconfitta, netta, che sulla debolezza della nostra democrazia locale, piegata ed affaticata». Il segretario ha spiegato che ora bisogna riappacificare pezzi di città e che il «il Pd dovrà avere un compito di responsabilità e umiltà di aprire stagione costituente che richiami tanti mondi che ci siamo persi, abbiamo difficoltà a parlare al tessuto economico, abbiamo il tema del rapporto con le altre forze politiche e nei prossimi mesi faremo questo». «Ci sono fragilità geografiche, sociali ed economiche che vanno recuperate e che ci siamo perse – ha spiegato Valeria Campagna - il Pd ha fatto una scelta di rinnovamento nella lista e con due donne su tre degli eletti, continueremo nel solco di questo percorso» mentre Daniela Fiore ha parlato di un voto che restituisce ruoli chiave nell'amministrazione della città e pone fine a quel modo innaturale di governare che ha caratterizzato il 2021 con ricorsi e ostruzionismo». Sulla vicenda Abc e sui rincari della tari Fiore spiega anche il Pd vigilerà sull0applicazione del regolamento di esenzioni per chi ha un Isee basso e per le fasce deboli».

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