Il caso
06.07.2023 - 14:30
Il consiglio comunale del 6 luglio 2023
Mobilità, infrastrutture, grandi opere tra progetti tenuti nel cassetto e mai realizzati e altri totalmente nuovi. Quasi 300 pagine, uno studio imponente alla base della delibera numero 43 approvata in giunta e ratificata ieri a maggioranza in consiglio comunale che consentirà al Comune di Latina di richiedere una prima tranche di finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027 per interventi e servizi da realizzare nell'ambito della vision "Latina resiliente". Un pacchetto da circa 45 milioni di euro, di cui 20,3 – divisi in due tranche. Il filo conduttore è la qualità dell'abitare: qualità degli spazi pubblici, dei percorsi, delle aree verdi, dell'edilizia, dell'offerta di servizi, delle connessioni, delle relazioni sociali e della vita di quartiere, come è stato illustrato in aula dall'assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Carnevale e il dirigente Angelica Vagnozzi. Ieri con questo punto, lungo una discussione di quasi 4 ore, si è aperto il consiglio dopo il minuto di silenzio osservato per Salvatore D'Amico. Un'occasione colta dai consiglieri per parlare di città e di progetti avviati dalla passata amministrazione e portati avanti dal commissario. L'assessore ha sottolineato le modalità di coinvolgimento della comunità, attraverso la collaborazione e la partecipazione del territorio. «Abbiamo raccolto 325 tra contatti e segnalazioni – ha spiegato l'assessore - una risposta dei partner locali e territoriali superiore a quella di Viterbo, Frosinone e Rieti» - mentre la dirigente Vagnozzi è entrata nel merito dei progetti che riguardano opere come la riqualificazione di Villaggio Trieste, il recupero dell'ex tabacchificio, la realizzazione via Don Morosini o Piazza Berlinguer, la ripresa dei parchi produttivi di Upper oppure la riqualificazione dei Borghi anche attraverso la sistemazione degli spazi di accesso e le aree esterne alle scuole, oppure la realizzazione di nuove piste ciclabili come quella tra le autolinee e la Q4-Nuova Latina o quella tra la Q5-Nascosa e via del Lido. «Tra i paletti il 30% degli interventi finalizzato ad abbattere cambiamenti climatici negativi - ha spiegato Vagnozzi - la filosofia è la Resilienza climatica, per rispondere alle sfide dei cambiamenti climatici per migliorare la vivibilità complessiva della città». L'opposizione ha dato il suo contributo, facendo notare, con Nazzareno Ranaldi, che si portava il tema in consiglio senza passare per le commissioni (la cui istituzione e costituzione ieri è stata finalmente votata in consiglio nella stessa seduta) con il rischio di rendere la delibera appellabile al Tar. Un contributo accolto con un emendamento, ma alla fine l'opposizione con Lbc, Pd, lista Per Latina 2032 e M5S si è astenuta in blocco sottolineando di sostenere l'importanza delle opere da realizzare, ma di non condiverne il metodo dell'urgenza e della condivisione solo 48 ore prima del consiglio.
Il tema della ztl
Non sono mancate le critiche nel merito all'incoerenza tra questo progetto di sviluppo che prevede 4 milioni per la pedonalizzazione urbana considerandola un passaggio fondamentale e la scelta dell'amministrazione di tornare alla ztl in centro da settembre limitando la pedonalizzazione. Un punto sottolineato in tutti i contributi dell'opposizione. «L'Europa ci chiede pedonalizzazione e pista ciclabili – ha detto Daniela Fiore del Pd - se da un lato leggiamo della riapertura della ztl non capiamo come si possano stanziare somme per la pedonalizzazione, c'è scarsa chiarezza di idee». Damiano Coletta ha spiegato che «facciamo clamorosi passi indietro contro la tendenza di qualsiasi altra città, con il Covid allargammo la possibilità di pedonalizzazione per gli esercenti per mettere più tavolini all'aperto, non possiamo fare mezzo passo in avanti con le piste ciclabili e poi due indietro riproponendo la chiusura dell'isola pedonale». Caustica la risposta di Dino Iavarone nel merito dei mancati contenuti nel progetto della pedonalizzazione, uno dei punti dolenti sempre contestati dai commercianti: «Nella ztl sono stati messi i varchi e le paline, avete governato sette anni - dice rivolto a Lbc - mi sembra un tempo abbastanza lungo per andare oltre le transenne e le paline, prima completiamo il progetto in maniera ordinata e poi torneremo a confrontarci sulle scelte». E a Bellini che spiegava che «strizzare l'occhio a 4 commercianti per reiterare la cattiva abitudine di parcheggiare a pochi metri da un negozio, è assurdo» risponde Cesare Bruni (FdI) invitando l'opposizione ad uscire dalla logica di contrapposizione quasi manichea, tra buoni e cattivi, tra ‘4 commercianti' citati dalle minoranze contro i cittadini. «Prendo l'impegno di parlare in commissione di ztl tra i primi temi, cittadini e commercianti non sono differenti».
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