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Abc, Addonizio: «La raccolta in centro cambia, serve un altro sistema»

L'assessore all'ambiente traccia le linee per il futuro: piano industriale rimodulato e secchi multimateriale nelle zone restanti

Abc, Addonizio: «La raccolta in centro cambia, serve un altro sistema»

In mano deleghe importanti come politiche ambientali e gestione dei servizi di smaltimento dei rifiuti e i riflettori puntati sulla gestione del delicato passaggio dicompletamento del porta a porta a Latina. L'avvocato Franco Addonizio, assessore all'ambiente in quota Udc è pronto a gestire questa fase, forte dell'equilibrio e della solida esperienza amministrativa e professionale, due delle ragioni per le quali è stato scelto nell'esecutivo di Matilde Celentano.
Lei è stato assessore al bilancio durante la prima giunta Zaccheo, cosa porta di quell'esperienza in questa consiliatura? Che impronta intende dare al suo assessorato?
Allora mi trovai nella fase di passaggio tra Tarsu e Tia, un momento di transizione complesso e oggi l'esperienza è simile a quella di 15 anni fa perché stiamo passando da una raccolta ai cassonetti a una raccolta puntuale. Al mio assessorato voglio dare una impronta realmente ambientalista, ma con i piedi per terra e senza rincorrere le mode perché negli ultimi 30 anni per seguire le tendenze del momento si sono fatti danni irreparabili. Penso al 1998 quando si rincorreva il decentramento e la modifica del capitolo quinto della costituzione che ha causato il taglio orizzontale dei parlamentari, un grosso errore.

Quali ritiene siano i problemi più urgenti da affrontare?
Sicuramente chiudere il ciclo dei rifiuti e rimodulare il piano industriale che prevedeva la raccolta puntuale porta a porta. Più ci avviciniamo al centro della città più ci rendiamo conto che il sistema gestito da Abc ha dei problemi che vanno affrontati senza preclusione ideologiche. Il porta a porta è un buon sistema ma non è adatto al centro della città. Non rinunciamo alla raccolta differenziata, ma la vogliamo rimodulare.

Lei cita uno dei grandi nodi degli ultimi due anni, chiudere la restante porzione di territorio rimasta al vecchio metodo di raccolta dei rifiuti con i secchioni stradali. Dunque avete già pensato come fare.
Abbiamo in mente di fare uno studio sull'ultima porzione di città e verificare dove poter agire in modo diverso rispetto alla raccolta puntuale. Dove possibile si continuerà con il porta a porta, in alcune zone ci serviremo di secchioni condominiali più grandi e dove proprio non è possibile utilizzare questo metodo, come ad esempio per i palazzi Pennacchi e Lamaro, stiamo studiando il modo di usare dei grossi contenitori stradali dove conferire i vari materiali suddivisi in casa dai cittadini a cui si accede con il codice fiscale. 

Come migliorerete il servizio di Abc rendendolo compatibile con un aumento di risorse, investimenti e dipendenti, pari a quasi 5,5 milioni di euro chiesti dall'azienda nell'ultima bozza di piano industriale?
L'aumento di risorse e dipendenti era stato ipotizzato proprio in relazione ad una raccolta puntuale anche nel centro città e tarato su quel numero di utenze. Noi dobbiamo cercare di rimodulare il sistema studiando soluzioni di raccolta differenziata meno gravose per i cittadini del centro, come quella condominiale che coinvolgerà meno personale e che richiederà meno passaggi su strada riadattando i camion acquistati con i mastelli condominiali. E dobbiamo evitare che la rimodulazione implichi costi troppo gravosi per Comune e cittadini.

Questo implica una revisione del rapporto tra Comune e azienda speciale Abc Latina e importanti modifiche al piano industriale presentato lo scorso anno al commissario.
Con l'ipotesi di revisione che stiamo valutando l'impatto sul piano industriale, che sarà vagliato dagli uffici con l'azienda, diminuisce. Il Comune ha questo indirizzo e l'azienda si dovrò adeguare. Sarà un passaggio equilibrato e senza stravolgere quanto fatto fino ad ora, ma è evidente che il principio della raccolta puntuale in tutta la città va modificato. Cerco di essere ancora più chiaro: il Comune non ha intenzione di estendere il porta a porta con i mastelli anche nel centro città.

Con un Pef di dieci milioni in più messo a punto dal commissario si prevede un aumento in bolletta sostanzioso già da dicembre. C'è un modo di limitare questo impatto sui cittadini?
Il Pef è stato approvato e per il 2023 sarà difficile modificarlo. In futuro nel 2024 dobbiamo allargare la base imponibile facendo un grande lavoro sul recupero delle utenze nascoste e di quelle che non pagano. Le faccio un esempio: in questi giorni abbiamo i cassonetti pieni in molti momenti della giornata e, a mio parere, accade perché conferiscono tanti esterni che non hanno un'utenza registrata. Già se si scovano utenze sconosciute riacquisendo i cinque anni precedenti puoi recuperare molto in termini economici. Sottolineo che il servizio di raccolta puntuale ha costi esorbitanti, è chiaro che con questo sistema hai un prodotto migliore che puoi rivendere conferendo meno agli impianti di indifferenziato, ma si possono studiare anche altri modi di selezionarlo in azienda o di trattarlo in nuovi impianti. Ci sono tanti progetti e spazi inutilizzati su cui si può ragionare.

Il centrodestra ha chiesto più volte in passato come opposizione l'azzeramento del cda e dei vertici di Abc, ci sarà questo passaggio?
Non è all'ordine del giorno  anche perché il Cda di Abc scade tra tre mesi, saranno le segreterie dei partiti che decideranno come muoversi. Personalmente penso che il Cda stia lavorando in modo corretto e leale anche con la nuova amministrazione. Piuttosto bisogna integrare il componente dimessosi pochi mesi fa per la campagna elettorale, in questo modo un eventuale passaggio al nuovo Cda può essere facilitato. 

Avete ereditato la forma societaria dell'azienda speciale, c'è in futuro il tema di trasformarla in una Spa pubblica?
Io avrei preferito esternalizzare il servizio e fare la gara europea. Oggi ci troviamo questa azienda e dobbiamo lavorare con questa azienda, un ente che comunque si muove su criteri di trasparenza ed è controllato dal Comune. Una eventuale trasformazione in un altro soggetto non è in discussione. Per ora la priorità resta quella di migliorare il servizio ed estenderlo al resto della città.

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