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Welfare

Emergenza casa triplicata in sei mesi. Immobili confiscati tra le soluzioni

La fotografia in commissione: tra le ipotesi di riuso tre ville sequestrate alla criminalità e dieci locali tecnici

Emergenza casa triplicata in sei mesi. Immobili confiscati tra le soluzioni

La domanda di alloggi è triplicata in appena sei mesi e il Comune sta cercando di ricavare nuove possibilità di alloggi in un contesto complesso nel quale la domanda supera l'offerta con dati allarmanti. Il quadro della situazione è emerso dall'ultima commissione welfare presieduta da Nicola Catani. L'assessore al welfare Nasso ha confermato che questo problema preoccupa perché sei mesi fa erano 20 i nuclei familiari in cerca di casa e oggi sono arrivati a 62, numeri che corrono in parallelo con gli affitti alti e il rialzo dei costi delle case. «Con il superamento della pandemia Covid, sono stati eseguiti tutti gli sfratti precedentemente rinviati a causa dell'emergenza sanitaria – ha spiegato Nasso - ed è una delle cause che ha portato a triplicare, in pochissimo tempo, il numero delle famiglie rimaste senza un tetto». «In commissione – ha proseguito Nasso che ha ricordato anche le ottanta famiglie del palazzo Lamaro a rischio sfratto - abbiamo comunicato che lunedì prossimo incontreremo, con il sindaco Celentano, il presidente e il direttore dell'Ater per valutare insieme il fenomeno dell'emergenza abitativa. L'Ater è uno dei nostri partner fondamentali per affrontare questa spinosa tematica. Inoltre, a brevissimo, saranno pubblicate sul sito del Comune le procedure e i moduli per la presentazione delle domande per le case popolari, di cui al bando approvato con deliberazione del 12 maggio 2023.

L'amministrazione ha proceduto, nel frattempo, a un interpello interno per la formazione della commissione esaminatrice». La dirigente Di Paola ha spiegato che chi ha bisogno di case sono per lo più famiglie con bambini, in baracche improvvisate, alloggi privati occupati abusivamente o sotto sfratto. «E' una situazione preoccupante, li riceviamo come servizi sociali e pensano di arrivare da noi e trovare la soluzione, la soluzione non l'abbiamo perché le case a nostra disposizione non ci sono, in passato c'erano dei contributi straordinari per la locazione ma oggi non si riescono a reperire gli affittuari». Il Comune sta reperendo alcune abitazioni come ha spiegato l'assessore Nasti. «Abbiamo dei beni confiscati alla criminalità, due ville in via Andromeda – ha spiegato - di 15 e 13 vani con una ricettività di circa 10 posti letto per una, immobili inseriti in progetti del Pnrr in buono stato ma con un problema di verifica statica. Per questo non possono essere utilizzati per ora, stesso discorso per una villa in via Plutone di 8 vani, interessata da un progetto del Pnrr per farne un dormitorio: non sono di immediata disponibilità». Altri due immobili disponibili sono una villa in via Nicolai da 7 vani che può ospitare sei persone una volta verificata la funzionalità degli impianti e uno in via Nervi da 80 metri quadrati per due persone, entrambi disponibili nell'arco di due settimane. «Inoltre abbiamo poi dieci appartamenti da 45 mq oggetto di sequestro e acquisiti al patrimonio in via Capograssa, locali tecnici di cui due oggetto di occupazione abusiva e gli altri 8 disponibili. «Qui la stima dei lavori per ogni immobile è di 15mila euro – ha precisato l'assessore - ma ci vuole un indirizzo del consiglio che ne dichiari la pubblica utilità». L'obiettivo è adoperarsi per trovare nuove soluzioni, ma con le dovute cautele perché questo patrimonio necessita di manutenzione e atti amministrativi che non sono immediati

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