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La polemica

Accesso remoto ai dati niente credenziali, la lettera al Prefetto

Il consigliere Paola Villa scrive al rappresentante del Governo: dal Comune nessuna risposta alle istanze

Accesso remoto ai dati niente credenziali, la lettera al Prefetto

Il consigliere comunale di minoranza Paola Villa si è rivolta nuovamente al Prefetto di Latina. Lo ha fatto lo scorso 1 ottobre, attraverso una Pec, per il mancato riscontro da parte del Comune di Formia sul rilascio delle credenziali per accedere  da remoto ai dati in sintesi del protocollo informatico. Per mettere a fuoco la vicenda occorre tornare indietro al 13 aprile 2022, quando venne presentata istanza al sindaco, alla segretaria generale e al dirigente del settore.


«Tale istanza -  spiega Villa - significa per tutti i consiglieri comunali avere la possibilità di un miglior esercizio delle proprie funzioni selezionando la documentazione di effettivo interesse senza la previa necessità della materiale apprensione di mole di documentazione tra cui selezionare quella necessitata, con la conseguenza tra l'altro di scongiurare l'aggravio del carico di lavoro per l'ente, nonché risparmi in termini di tempo e beni di consumo, in ossequio ai principi di economicità, efficacia ed efficienza che costituiscono corollario del canone di buon andamento dell'azione amministrativa». Ma in che modo si concretizzerebbe tale possibilità «riconosciuta percorribile dalla giurisprudenza amministrativa nonché ritenuta deflattiva del carico d lavoro degli Uffici dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri?». O mediante l'attribuzione di password che permettano l'accesso da remoto o, in subordine, mediante la disponibilità presso gli uffici dell'Ente di una postazione pc (ad uso di tutti i consiglieri comunali) alla quale poter accedere tramite utilizzo delle credenziali per la consultazione telematica.


Non avendo ricevuto però  risposta alcuna nè da parte sindaco, né dalla segretaria generale, nè dal dirigente al ramo, il consigliere ed il suo gruppo hanno portato all'attenzione del Prefetto la mancanza di risposte nel merito, con una nota inviata il 27.3.2023. «Ma - riferisce Villa - nonostante l'intervento della Prefettura ad oggi, l'ente non ha ottemperato all'istanza formulata. Il comportamento omissivo da parte del Comune di Formia che, con ostinato silenzio, inficia e limita l'esercizio della funzione propria del consigliere, ha reso inevitabile una nuova richiesta al Prefetto» (a cui è stato anche segnalato il pronunciamento sull' argomento del Tar).

Al Prefetto viene chiesto «di  adottare nei confronti del Comune di Formia gli atti e provvedimenti ritenuti utili, opportuni e necessari a consentire all'esponente il corretto esercizio del proprio mandato di consigliere comunale ed, in particolar modo, la possibilità di accedere secondo le modalità ritenute più opportune per ottenere le credenziali per l'accesso da remoto ai dati di sintesi del protocollo informatico dell'Ente». Infine la consigliera stigmatizza il comportamento dell' Amministrazione Comunale che non rispetterebbe «le principali fasi amministrative: commissioni svolte superficialmente  dove i documenti non vengono messi quasi mai a disposizione prima dello svolgimento delle stesse, mancate risposte a istanze (nel merito si ricorda che l'accesso al protocollo informatico è stato espresso da sentenze del Tar della Sardegna, della Campania e Della Basilicata), l'uso personale per le comunicazioni sul sito dell'Ente e della sua pagina social»

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