La sfida
18.02.2024 - 12:30
Metterci la faccia per declinare seriamente le parole sviluppo nel territorio e incentivare l'economia del mare. Queste le ultime promesse che, a vari livelli, sono arrivate dal convegno sugli stati generali del turismo di venerdì al D'Annunzio che ha riunito insieme politici, enti, corpi intermedi, tutti concordi nell'esigenza di cambiare passo nella provincia attivando realmente una filiera che porti finanziamenti tradotti in opere pubbliche ed infrastrutture. In questo senso nell'ultima parte dedicata alla politica il senatore Nicola Calandrini si è rivolto al ministro Nello Musumeci e al governatore Francesco Rocca, e quest'ultimo ha promesso un impegno concreto, in particolare per Rio Martino: «Sono certo che la filiera darà i suoi risultati in termini di una guida seria e di uno sviluppo coeso in un'area vasta.
Iniziamo a vedere i primi cantieri aperti ma c'è ancora molto da fare, dobbiamo fissare obiettivi e punti fermi». Calandrini ha sollecitato il presidente della Regione in particolare sulla portualità, richiamando l'azione che fu di Zaccheo e rilanciando un tema sempreverde per il territorio, e le criticità del porto canale di Rio Martino. "A livello nazionale stiamo attuando riforme per snellire una burocrazia che è come una cappa sulle amministrazioni locali ma dobbiamo cambiare anche metodo d'approccio - ha detto Calandrini - perché oggi non si può pensare a una sostenibilità ambientale senza guardare a una sostenibilità economica. E penso, a tal proposito, al tema della portualità, al fatto che bisogna aumentare i posti barca. Non è pensabile, nel 2024, che un cittadino di Latina o del nord della provincia debba spostarsi, se va bene di 40 km, per raggiungere delle isole. Sul piano regionale dei porti questa infrastruttura per Latina non c'è più, Rocca deve darci una mano. Abbiamo le professionalità e le capacità per dotare questo territorio delle infrastrutture che merita. Ce lo chiedono le imprese e i cittadini".
Su Rio Martino invece Calandrini ha detto: "La Portualità di Rio Martino è di di interesse comunale, ma non abbiamo risorse, lì non si esce dalla foce del canale che è insabbiata da anni e i pescatori professionisti stanno lì con l'ombrellone su un livello di acqua di 40 cm. C'è anche un problema di ammaloramento delle sponde, abbiamo una infrastruttura bloccata". Il presidente della Regione Rocca ha aperto alcuni spazi: «Ci sono politiche su cui fare quadrato insieme, qui per 10 anni non si è investito sul mare, le difficoltà ci sono e su Rio Martino e Foceverde la frittata è già stata fatta, Il piano dei porti prevede per ora 500 posti, ma troveremo le risorse su Rio Martino con un impegno immediato. I posti barca in più ci saranno per questo territorio, ma devono essere accompagnati dalla valorizzazione della ricettività del territorio e dalla logistica con un potenziamento del trasporto su ferro. Non escludo Foceverde, i vecchi progetti su quell'area avevamo dei problemi tecnici, siamo pronti a metterci in gioco come amministrazione regionale, mi auguro che fra 4 anni Latina e provincia saranno profondamente diverse». Se queste parole si tradurranno in un atto concreto è difficile dirlo. La filiera è una parola buona per ogni occasione da quando si è insediata la nuova amministrazione, ma di cui ancora non si vedono i frutti.
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