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L'intervento

Flop Provinciali, attacchi al sindaco Principi da Udc e opposizione

Nessun eletto di Aprilia, l'Udc con Paletta: «In qualità di sindaco avrebbe dovuto fare una sintesi». Aprilia Civica: «Maggioranza divisa e subalterna a Fondi, Latina e Gaeta»

Flop Provinciali, attacchi al sindaco Principi da Udc e opposizione

L'assenza di rappresentanti di Aprilia dal nuovo Consiglio provinciale continua a destare dibattito e polemiche. L'esito delle elezioni provinciali, che ha visto la seconda città della provincia rimanere a bocca asciutta, è stato commentato amaramente dal sindaco Lanfranco Principi che ha parlato di: «occasione persa» criticando anche la sua maggioranza per l'incapacità di fare gioco di squadra. Delle quattro candidature infatti ben tre (Matteo Grammatico di Fratelli d'Italia, Bruno De Luca di Forza Italia e Mariateresa Fiore con Prima la Provincia di Latina) erano dell'amministrazione in carica, che tuttavia ha diviso e disperso i suoi 16 voti, finendo per non eleggere nessuno. Tuttavia la tesi del primo cittadino non convince Alessandro Paletta, coordinatore provinciale dell'Udc, che sottolinea come proprio al sindaco spettasse il ruolo di sintesi politica. «Ci giunge inaspettata la presa di posizione di Principi che lamenta la mancata elezione di esponenti della sua città a consiglieri provinciali. Ci giunge inaspettata - afferma Paletta - perché in elezioni di secondo livello la responsabilità è proporzionata al ruolo. Un sindaco non può denunciare inerzie o limiti dei partiti della città, lui non è spettatore ma attore. Era suo dovere creare le condizioni, nelle differenze, di quella minima sintesi che poteva premiare la rappresentanza di Aprilia. Un sindaco non può alienare le colpe ma deve, sempre, assumersi le responsabilità, questo ci induce a chiedere un confronto aperto con tutte le componenti della coalizione. Il primo cittadino chiede politica, ma lui ha il dovere di farla e non il piacere di denunciare effetti figli di mancate scelte e soprattutto deve tornare ad essere il sindaco della maggioranza e non un giocatore libero. La mancata elezione del consigliere provinciale di Aprilia è la prova del fallimento di questa scelta di parte. Noi siamo in una maggioranza, leali come sempre, ma dentro un quadro di reciproco rispetto».
Ma ancora più duro è il commento dei consiglieri di opposizione di Aprilia Civica, che da un lato sottolineano il buon risultato ottenuto dal loro candidato Davide Zingaretti e dall'altro rimarcano le enormi divisioni del centrodestra. «La recente tornata elettorale merita una riflessione seria e onesta intellettualmente, senza giri di parole e finte lezioni di politica. Il dato più significativo - affermano - riguarda la mancata rappresentanza politica della nostra città. Aprilia Civica, numeri alla mano, ha fatto la sua parte e ringrazia il consigliere Davide Zingaretti per l'impegno profuso e il risultato ottenuto riuscendo a raccogliere oltre 30 voti in tutta la provincia, mancando di pochissimo l'obiettivo della rappresentanza nell'assise provinciale. Il progetto, dunque, che va avanti nell'esclusivo interesse della nostra comunità, senza imposizioni dall'alto e senza giochi di potere ai quali abbiamo assistito recentemente. Quello che è mancato è stato il centrodestra del sindaco Principi che, invece di impartire lezioni a gruppi politici che non fanno parte della sua coalizione, dovrebbe riflettere sulle divisioni interne della sua coalizione. La maggioranza si è spaccata in tre parti dispendendo i voti e facendo fare una pessima figura alla città. Una maggioranza che negli ultimi tempi ha mostrato un modus operandi a dir poco sconcertante, con cambi di casacca improvvisi e stucchevoli giravolte. Stiamo assistendo a un continuo rimescolamento di politici che passano da un partito all'altro con una disinvoltura disarmante». Per questo i consiglieri di minoranza attaccano senza mezzi termini l'amministrazione comunale, sottolineando la subalternità del centrodestra di Aprilia rispetto al capoluogo pontino e ai Comuni del sud pontino. «Non ci eravamo sbagliati - continuano - quando abbiamo parlato di "dilettanti allo sbaraglio", hanno sacrificato la rappresentanza apriliana per propri interessi di bottega, svelando che la filiera di governo, tanto cara al sindaco Principi, non esiste. La filiera di governo funziona per Latina, Fondi, Gaeta e Cisterna ma non per Aprilia. I politici del centrodestra apriliano sono relegati nelle ultime fila della gerarchia politica, dimostrano di non saper fare squadra e isolano la città. Siamo preoccupati per le sorti del nostro territorio che meriterebbe più rispetto, maggiore competenza e senso di responsabilità».

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