Il fatto
05.05.2024 - 07:30
Entriamo domani nella settimana decisiva per le elezioni comunali di giugno. In provincia vanno al voto 6 amministrazioni comunali: Maenza, Monte San Biagio, Prossedi, Rocca Massima, Sermoneta e Spigno Saturnia. Si tratta di comuni con meno di 15 mila abitanti e dunque non ci saranno coalizioni in campo. Ma la cosa non deve trarre in inganno, perché i partiti si stanno muovendo eccome per riuscire a posizionare i candidati migliori in campo. Le candidature vanno presentate entro l’11 maggio.
A poco meno di una settimana dalla presentazione di liste e candidature, i sindaci uscenti sono quasi tutti nuovamente in campo, ad eccezione di Salvatore Vento di Spigno Saturnia, che ha detto a più riprese di non volersi ripresentare. In questa tornata elettorale, tra l’altro, si applica per la prima volta la nuova legge che elimina il limite dei due mandati consecutivi per i sindaci dei comuni sotto i 15 mila abitanti. In questo senso, i primi cittadini di Prossedi (Pincivero), Monte San Biagio (Carnevale) e Maenza (Sperduti) sono pronti a tentare per la terza volta la candidatura.
Il voto nei piccoli centri assume un peso anche dal punto di vista politico in quanto i candidati sindaco hanno una precisa connotazione, nonostante le liste che presentano sono quasi sempre civiche. Non è un mistero ad esempio che il sindaco di Maenza Claudio Sperduti sia un esponente del Partito democratico, mentre uno dei candidati sindaco di Spigno Saturnia, William Di Cesare, ha presentato il simbolo della civica assieme all’assessore regionale Giancarlo Righini, esponente di Fratelli d’Italia.
Il centrosinistra ad esempio dovrà cercare di difendere i due sindaci uscenti che esprime, mentre il centrodestra vuole confermare i suoi 4 primi cittadini. Può influire il voto delle regionali sul risultato? Difficile dirlo, visto che in realtà così piccole conta molto il ruolo dei candidati piuttosto che il traino dei leader nazionali. Rimane il fatto che controllare anche questi piccoli territori ha un peso in contesti come le assemblee dei sindaci. Dunque è una partita tutta da giocare. Con rischi concreti per chi perde.
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