Il punto
14.05.2024 - 08:30
Il primo partito della provincia e più votato alle provinciali dello scorso 10 marzo, Fratelli d’Italia, finisce relegato all’opposizione in Consiglio provinciale. Lo certifica la composizione delle commissioni e le relative presidenze decise nella giornata di ieri. Forza Italia, Partito democratico e Civiche si prendono la “rivincita” dopo lo smacco subito nel voto per il cda di Acqualatina e mandano Lega e Fratelli in minoranza.
Questo il quadro delle commissioni: Lavori pubblichi: Renio Monti (Presidente), Vincenzo Mattei (Vice); Commissione Statuto, Programmazione e Regolamenti: Luca Gallinaro (Presidente), Renio Monti (Vice); Commissione Pubblica istruzione e Formazione: Barbara Cerilli (Presidente), Dario Bellini (Vice); Commissione Sviluppo e Tutela del Territorio: Dario Bellini (Presidente), Luca Magliozzi (Vice). All’opposizione va la Trasparenza con Luigi Vocella presidente e Nicola Riccardelli vice.
Il centrodestra pontino, dunque, continua a muoversi in ordine sparso almeno a livello di amministrazioni locali. Un problema di non poco conto rispetto al quale prima o dopo le segreterie regionali dovranno mettere mano. Rispetto agli anni scorsi, in Provincia, c’è proprio un muro contro muro. In passato, infatti, c’è stato sempre una sorta di accordo istituzionale per il quale un po’ tutti i partiti avevano uno spazio decisionale all’interno dell’amministrazione provinciale. Stavolta invece si è creata con chiarezza una contrapposizione: da una parte la maggioranza formata da Forza Italia, Partito democratico e Civiche pontine. I tre partiti sono a sostegno del presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ed esprimono 7 consiglieri. All’opposizione ci sono invece Fratelli d’Italia e Lega, che esprimono 5 consiglieri. A quanto riferiscono i consiglieri provinciali di Fdi nemmeno è stato tentato un accordo largo per tenere tutti dentro. Insomma, secondo loro è stato un blitz.
Il problema, come detto, è di natura politica e riguarda tutto il centrodestra, che s’è diviso platealmente. Già all’indomani del voto del 10 marzo Fratelli d’Italia e Forza Italia si stuzzicarono pubblicamente su chi avesse più peso, ossia su chi fosse il primo partito. Fdi aveva anche chiesto a Gerardo Stefanelli la vicepresidenza (poi finita a Forza Italia con Vincenzo Mattei). Nel mezzo c’è stata però la vicenda Acqualatina, con Fratelli d’Italia e Lega che hanno detto la loro sui componenti provando a convincere anche Forza Italia che ha però preferito restare nell’alleanza con Pd e civiche. Considerando che il governo nazionale sta lavorando per far tornare al voto i cittadini per le Province già nel 2025, il centrodestra pontino avrebbe bisogno di un chiarimento celere. Perché ad oggi una corsa unitaria, con questi presupposti, appare improbabile.
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