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Il caso

Crisi di maggioranza, l’ultimatum del sindaco Giannetti a FdI e Lega

Il sindaco scrive a Calandrini e Adinolfi e ai capigruppo: «Se non si superasse l’impasse, ne trarrò le conseguenze. Ribadisco la disponibilità alla riorganizzazione delle deleghe e degli uffici»

Crisi di maggioranza, l’ultimatum del sindaco Giannetti a FdI e Lega

Una lettera urgente indirizzata ai quattro capigruppo di maggioranza ma anche a Nicola Calandrini e Matteo Adinolfi, rispettivamente coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e coordinatore provinciale e commissario territoriale della Lega. E’ quella evasa ieri via Pec e firmata dal sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, che appare come un vero e proprio “ultimatum” dopo una crisi di maggioranza che non accenna a rientrare. «Preso atto delle questioni poste dalle forze politiche di maggioranza in ordine ad aspetti fondamentali della vita amministrativa - si legge -, e che le stesse non sono state risolte nei tanti incontri che si sono succeduti nei giorni scorsi anche con il coinvolgimento dei rappresentanti provinciali, con la presente chiedo al gruppo consiliare della Lega se persiste la volontà, manifestata con formale nota del 12 maggio scorso, di voler procedere ad un avvicendamento in Giunta (il riferimento, di fatto, è alla sostituzione dell’assessore ai Servizi Sociali, Sara Norcia, in quota alla stessa Lega, ndr) e, in questo caso, indicare la proposta per la sostituzione; a tutte le forze politiche, di confermare o proporre eventuali sostituzioni delle loro rappresentanze all’interno della Giunta». 

Poi arriva il punto sull’Azienda Speciale: «Dovendo verificare l’esistenza di una posizione comune sulle decisioni da assumere riguardo l’ente strumentale - vista la richiesta di convocazione avanzata dalle minoranze  che impone la convocazione a breve di un Consiglio comunale - chiedo la disponibilità ad un urgente tavolo di confronto alla luce degli emendamenti presentati dai Gruppi consiliari di FdI e Lega. Ricevute le indicazioni richieste - sottolinea il primo cittadino -, ribadisco la mia disponibilità a ragionare collegialmente sulla possibile riorganizzazione delle deleghe e, conseguentemente anche degli uffici».  

In conclusione, Giannetti non esclude le dimissioni: «Concorderete con me sul fatto che tali indicazioni non sono più procrastinabili per le tante urgenze e scadenze che incombono sulla vita amministrativa dell’Ente e che, qualora non si superasse l’attuale “impasse”, non mi resterà che trarne le dovute conseguenze».

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