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Faccia a faccia

«Ambiente e energia senza ideologismi. Ecco la ricetta dei Conservatori»

L’europarlamentare Nicola Procaccini parla della due giorni organizzata da Fratelli d’Italia: «La natura la dobbiamo difendere in maniera proattiva»

«Ambiente e energia senza ideologismi. Ecco la ricetta dei Conservatori»

Per due giorni la provincia di Latina sarà al centro dell’attenzione nazionale e internazionale grazie agli Stati generali dell’ambiente e dell’energia. Un evento promosso dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia in collaborazione con il gruppo Ecr, i conservatori europei. E ovviamente fondamentale è l’apporto del responsabile Ambiente ed Energia di Fdi, l’eurodeputato pontino Nicola Procaccini. <Con questo evento  proporremo il nostro approccio pragmatico e non ideologico a questa grande questione, che tenga insieme la sostenibilità economica e sociale nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione>.

Qual è l’obiettivo principale di questa due giorni?
«Vogliamo far conoscere a tutti quello che è il punto di vista del conservatorismo sui temi ambientali. Perché secondo noi un altro ambientalismo è possibile, meno ideologico e più pragmatico. Roger Scruton diceva che 'l'ecologia è la quintessenza della causa conservatrice” e noi ne siamo convinti da sempre. Purtroppo si tende ad associare l’ambientalismo alla sinistra, pensando che solo loro lo hanno a cuore. A me piace parlare di ecologia, che è la difesa della terra dei nostri padri: in essa ritroviamo valori fondamentali della destra».

Lei fin da giovane è stato vicino ai temi ambientali.
«Sì, ho militato in Fare Verde che era il punto di riferimento della destra italiana per i temi ambientali. Quell’esperienza la traduciamo oggi in provvedimenti a difesa della nostra casa, che è la natura in cui viviamo».

Qual è la differenza tra ambientalismo ed ecologismo, nella vostra visione?
«Il punto è che l’ambientalismo in questi anni ha denotato troppi punti in comune col comunismo, è quasi diventato un modo per proporre quell’ideologia superata usando un altro terreno. I paladini dell’ambientalismo che hanno prodotto provvedimenti legati al green deal hanno riempito il dibattito di accuse al profitto, alla proprietà privata, all’iniziativa imprenditoriale, proponendo un approccio materialista alla natura. Tutti aspetti che collegano l’ambientalismo all’ideologia comunista. Noi invece proponiamo qualcosa di opposto: la natura ecologica del creato. Noi esseri umani, creati a immagine e somiglianza di Dio, abbiamo il dovere di essere i custodi del creato».

Come si svilupperà nei convegni questo discorso?
«I panel si concentreranno su diversi temi che ruotano attorno all’ambiente e all’energia, che a noi sembrano fondamentali. Come ad esempio la risorsa idrica che si lega poi al problema del dissesto idrogeologico. Poi si parlerà dell’economia circolare sui rifiuti e dell’energia. Il tutto, senza criminalizzare nessuno. Perché, noi ne siamo convinti, cacciatori, agricoltori, allevatori sono i primi ambientalisti, sono i custodi della natura, gli alleati della natura».

Parliamo di energia. Qual è la proposta che Fratelli d’Italia sta portando avanti?
«Per prima cosa puntiamo sulla neutralità energetica, che significa indicare l’obiettivo da raggiungere lasciando libere le singole nazioni di centrarlo con la tecnologia più adatta alla loro condizione. A questo va legato il concetto di sovranità o indipendenza energetica, il che vuol dire che bisogna essere autonomi nella produzione di energia e non sudditi da altri paesi, perché questo vorrebbe dire non essere liberi ma sempre sottoposti ai voleri di chi ti fornisce energia».

Siete favorevoli al ritorno al nucleare?
«Non abbiamo un approccio ideologico, siamo pronti a discutere. Certo mi lasci dire che in questo campo si stanno facendo enormi progressi, in particolare nel campo della fusione nucleare. Ecco, se si sviluppa questo tipo di tecnologia, dobbiamo certamente ragionarci su perché sarebbe una rivoluzione. La differenza maggiore rispetto al nucleare da fissione è che la fusione non produce scorie e soprattutto una volta terminata si spegne, evitando possibili incidenti».
Gli Stati Generali si svolgeranno nell’area del Parco nazionale del Circeo. Una grande vetrina per l’intero Lazio sud.
«E’ stata una scelta ovviamente ponderata perché questo territorio ha delle bellezze meravigliose ma poco conosciute. Giovedì e venerdì arriveranno manager, politici, imprenditori, eurodeputati e avranno la possibilità di ammirare quante bellezze naturali ci siano da noi. Quando prima parlavo dell’uomo che deve essere proattivo in difesa dela natura, mi riferivo anche a come il dissesto idrogeologico è a volte anche colpa dell’uomo che non ha saputo creare le infrastrutture adatte a garantire la giusta convivenza con la natura».

Onorevole Procaccini, l’ultima domanda è di carattere Europeo: com’è la situazione rispetto alla vicepresidenza della commissione Ue per Raffaele Fitto?
«Oggi ho a Bruxelles una importante riunione dei capigruppo che sarà decisiva per capire se l’accordo regge. Diciamo che i problemi sono in Spagna, tra popolari e socialisti. Se si chiude l’intesa tra loro, ne beneficia anche la commissione Europea.
Di certo per l’Italia avere un vicepresidente della commissione europea è un fatto fondamentale, non penso ci sia nemmeno bisogno di spiegare perché».

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