Il punto
12.01.2025 - 15:25
«Il nostro grido di allarme e la nostra denuncia riguardo il blocco dei ricoveri nel reparto di ortopedia dell’ospedale Fiorini e la totale assenza di una comunicazione alla cittadinanza, peraltro implicitamente confermata dalla ASL, ha colto nel segno. I cittadini hanno diritto ad essere informati in modo trasparente e tempestivo circa le scelte che riguardano la loro salute e non si può accettare che siano lasciati nell’incertezza, nella confusione, nel disorientamento, nella frustrazione. Perciò non potevamo rimanere in silenzio di fronte a un simile disservizio». Arcangelo Palmacci, presidente provinciale e segretario a Terracina di Azione, torna a farsi sentire sul tema sanità auspicando che «le promesse diventino realtà» e per questo invita l’azienda sanitaria a mettere in pratica le rassicurazioni rivolte all’utenza, come l’intenzione di assumere nuovi medici. «Prendiamo atto del programma organizzativo della ASL ma restiamo vigili perché vogliamo vedere i fatti - sottolinea Palmacci -. Per ora non sono state indicate date per le assunzioni e le prese di servizio. Come si suol dire, “se son rose, fioriranno”».
Il referente locale di Azione annuncia che il monitoraggio costante della situazione da parte del partito continuerà così come l’impegno «a verificare che questi “annunci”, queste “promesse”, si traducano in cambiamenti tangibili».
C’è però anche un’altra questione irrisolta che Palmacci ci tiene a sottolineare: «Non possiamo ignorare i 12 posti letto in meno ad ortopedia rispetto ai 20 previsti dalla dotazione organica - osserva -. E’ una questione cruciale che riguarda direttamente la qualità delle cure, il comfort dei pazienti e la capacità di rispondere in modo adeguato alle esigenze di una popolazione in crescita». E qui si rivolge direttamente alla ASL e alle autorità competenti in materia: «Non possiamo più permetterci di trascurare questo aspetto, e per questo chiediamo con forza che si ponga in atto un piano concreto per l’aumento dei posti letto. Perché solo agendo in questa direzione le strutture sanitarie, nel caso specifico il Fiorini, possono davvero far fronte alle necessità delle comunità. Perciò, al di là delle ottimistiche dichiarazioni della ASL sulle nuove scelte organizzative, ci sentiamo obbligati a continuare a tenere alta la guardia con l’obiettivo di garantire ai cittadini il diritto a una sanità pubblica che sia efficiente, accessibile e di qualità».
In conclusione Palmacci porge la mano ma con “riserva”: «Siamo pronti a collaborare, ma sempre con un occhio critico e un impegno costante affinché le promesse vengano mantenute. La nostra priorità rimane quella di tutelare la salute dei cittadini, e su questo non faremo mai compromessi».
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