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Il caso

Gara sui rifiuti, arriva l'esposto dell’intera minoranza

Dopo la mozione sull’annullamento bocciata in Consiglio l’opposizione fa muro: «Chiediamo un’indagine approfondita»

Comune di Terracina

La gara rifiuti, un capitolato d’appalto di 93 milioni di euro per 9 anni, continua a tenere banco a Terracina. Dopo aver fatto mancare il numero legale nel corso dello svolgimento del Consiglio comunale dell’11 febbraio scorso e la polemica successiva che è arrivata fino al Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella, la maggioranza ha bocciato nell’assise di venerdì la mozione per la valutazione urgente dell’annullamento in autotutela della gara presentata dal consigliere di Europa Verde Gabriele Subiaco e sostenuta dal resto della minoranza: Progetto Terracina, Partito Democratico e la neo entrata Sinistra Italiana.

«I nostri interventi e le nostre obiezioni in aula consiliare - hanno spiegato in una nota congiunta i consiglieri di opposizione - sono stati chiari, circostanziati e corroborati da documentazione. Improntati sulle incongruenze e opacità del procedimento di gara, sulle carenze tecniche del capitolato speciale d’appalto con la mancanza di impegni chiari come l’introduzione della tariffa puntuale, la mancanza del dato economico sulla vendita dei rifiuti differenziati e il futuro incerto in merito alla programmazione del numero dei dipendenti utilizzati dal gestore, oltre che sulla rilevanza dell’appalto in termini di impegno economico per i cittadini che pagheranno molto caro il servizio pur impegnandosi nella riduzione dei rifiuti e sul fatto che tale decisione non può essere presa con superficialità perché impegna le casse dell’Amministrazione, per i prossimi 10 anni, per quasi 100 milioni di euro».


Nella seduta, però, si è registrata dai banchi della maggioranza la dichiarazione di astensione di Forza Italia che ha posto l’accento sul fatto che molte questioni emerse rappresenterebbero un potenziale rischio per le casse dell’Ente e per gli aumenti indiscriminati della TARI o della futura TARIP per i cittadini. «Un rischio che evidentemente Forza Italia, giustamente, non intende correre - hanno osservato i consiglieri di minoranza -. Proprio per l’importanza dell’appalto e dell’impegno economico per il Bilancio dell’Ente, abbiamo chiesto ai sensi dell’articolo 49 comma 3 del regolamento comunale il voto nominale in modo che ogni consigliere si assumesse chiaramente, davanti ai cittadini, la responsabilità della propria decisione».

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