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Il caso

Crisi Abc, salta la commissione. L'opposizione si appella al prefetto

Lettera per denunciare la limitatazione delle prerogative della minoranza. Ma anche Noi Moderati è sul piede di guerra

Raccolta rifiuti porta a porta, Abc Latina pronta al via

Un esposto formale al Prefetto di Latina per denunciare quella che definiscono “una grave violazione delle prerogative democratiche e istituzionali dei consiglieri comunali di minoranza”. È questa la mossa congiunta dei gruppi consiliari di opposizione al Comune di Latina – Lbc, PD, M5S e Per Latina 2032 – in seguito alla mancata convocazione della commissione consiliare congiunta Bilancio-Ambiente sull’Azienda Speciale Abc e sul servizio di igiene urbana, che avrebbe dovuto tenersi l’11 luglio.


La data della commissione era stata fissata nella conferenza dei capigruppo del 2 luglio, lo stesso giorno in cui si era svolto il Consiglio comunale monotematico su Abc, richiesto proprio dalle opposizioni. In quella sede, tuttavia, non erano stati invitati i rappresentanti del CdA dell’azienda speciale, il Collegio dei Revisori e le principali figure tecniche e politiche competenti. Da qui la decisione di calendarizzare una commissione ad hoc, alla presenza di tutti i soggetti interessati, per permettere un confronto informato e approfondito. Ma quella seduta – denunciano i consiglieri – non è mai stata né formalmente convocata né inserita nel calendario ufficiale delle attività consiliari.


Secondo quanto riportato nel documento trasmesso al Prefetto, la responsabilità dell’accaduto ricadrebbe sul presidente del Consiglio comunale Raimondo Tiero, che avrebbe “unilateralmente revocato la convocazione di tali soggetti” per la seduta consiliare e non avrebbe poi proceduto a convocare la commissione congiunta, come concordato. Una decisione che – sottolineano le opposizioni – ha impedito “un confronto pieno e compiuto”, su uno dei temi più delicati per la città. Il focus della commissione sarebbe stato, infatti, proprio la gestione e la situazione economico-finanziaria di Abc, che – secondo le opposizioni – versa in condizioni preoccupanti, con ricadute dirette sul servizio di igiene urbana e, più in generale, sulla sostenibilità del bilancio comunale. La richiesta urgente di un consiglio monotematico era stata presentata il 5 giugno, con un ordine del giorno in dieci punti. Ma, a detta dei firmatari, l’amministrazione non ha garantito una reale possibilità di discussione.


A rendere ancora più evidente l’anomalia istituzionale è stato l’intervento del gruppo consiliare di Noi Moderati, formazione politica che fa parte della stessa coalizione di maggioranza. In una nota indirizzata alla sindaca Matilde Celentano, al presidente del Consiglio comunale e ai capigruppo di centrodestra, anche Noi Moderati ha criticato apertamente la mancata convocazione della commissione congiunta. Nella lettera si esprime “assoluta contrarietà” alla decisione, si stigmatizza il mancato coinvolgimento dei consiglieri nella revoca e si sottolinea come questa scelta abbia «impedito un confronto unico e trasparente su un argomento così delicato e impattante».


Una frattura, dunque, non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche all’interno della coalizione che guida l’amministrazione comunale. «Questo episodio – concludono i gruppi di minoranza – non è un caso isolato. È l’ennesima manifestazione di un atteggiamento sistematico della maggioranza, che continua a svilire il ruolo del Consiglio comunale, trattandolo come un mero organo ratificatore di decisioni prese altrove. Il confronto democratico viene costantemente eluso, con danni enormi alla trasparenza, alla partecipazione e alla funzione di indirizzo e controllo che spetta ai consiglieri, in particolare su questioni cruciali come la gestione dei rifiuti e le risorse pubbliche».


Ora la parola passa al Prefetto, chiamato a valutare i profili istituzionali della vicenda. Intanto, il clima politico in Aula si fa sempre più teso.

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