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Il caso

Celentano: adesso è crisi. Il bilancio passa per un soffio

Forza Italia diserta l’aula con un segnale di forte rottura. Il sindaco e Bruni: ognuno si prenda le proprie responsabilità

Celentano: adesso è crisi. Il bilancio passa per un soffio

Con appena 17 voti favorevoli, una maggioranza raggiunta in zona Cesarini con un voto di scarto, il bilancio consolidato 2024 del Comune di Latina è stato approvato al termine di una seduta tesissima, segnata da assenze strategiche, divisioni nella maggioranza e critiche trasversali. La frattura più evidente si è consumata con l’assenza totale di Forza Italia: i consiglieri Giuseppe Coriddi, Fausto Furlanetto e Mauro Anzalone hanno disertato tutta la seduta. Presente invece Noi Moderati, ma ha votato il bilancio solo il capogruppo Maurizio Galardo, a sottolineare un altro segnale di disagio interno e già noto alla coalizione che sostiene la sindaca Matilde Celentano. La crisi è ormai conclamata.

La spaccatura sui conti di ABC
Il bilancio consolidato, atto tecnico essenziale per garantire l’equilibrio dei conti dell’ente e per autorizzare assunzioni e spese, si è trasformato in un vero e proprio campo di battaglia politica a causa delle criticità emerse nel rendiconto dell’azienda speciale ABC. Al centro delle polemiche c'è un utile da oltre 641mila euro, derivante da un adeguamento ISTAT del 12% riconosciuto nel 2023, ma non giustificato da costi sostenuti. Come spiegato in aula dall’assessore al Bilancio Adriano Nasti, il Comune ha deciso di non iscrivere quei ricavi nel proprio bilancio né nel PEF per evitare ricadute sulle tariffe.

Come evidenziato dall’organo di revisione del Comune, il rendiconto dell’azienda speciale Abc è risultato significativamente incoerente con la parifica crediti/debiti e che avrebbe reso il bilancio del gruppo amministrazione pubblica del Comune di Latina non consolidabile, se non fosse stato costituito un apposito accantonamento extracontabile, denominato “fondo rischi da pre-consolidamento”, pari a 641.982,40 euro, per neutralizzare gli effetti del disallineamento in attesa della definitiva approvazione del rendiconto da parte del Comune. Sarebbe questo punto, in particolare ad avere generato l’attrito con Forza Italia in realtà mai spiegato pubblicamente, né in commissione, disertata nella seduta che aveva approvato l’atto, né ieri in consiglio. Tale rettifica - ha spiegato il sindaco - non incide sui risultati dei bilanci individuali, ma consente di rappresentare correttamente la situazione del gruppo consolidato.   

«Stiamo approvando un documento provvisorio che ritornerà in Consiglio comunale per essere approvato con i dati definitivi, riconoscere all’azienda somme che non ha speso comporterebbe un incremento delle bollette a carico dei cittadini- ha spiegato Celentano.

Il parere dei revisori
Ad addensare dubbi sull’atto, il parere condizionato dell’Organo di Revisione, secondo cui «il bilancio consolidato, così com’è, non è consolidabile». Un giudizio ripreso in aula dalla capogruppo del M5S Maria Grazia Ciolfi, che ha chiesto di fermare l’iter in attesa di un nuovo rendiconto aggiornato di ABC.

In realtà il presidente Del Giovine ha spiegato che la normativa sia civilistica che amministrativa stabilisce la fusione tra bilanci consolidati approvati e definitivi, quella è la regola, e se nel consolidato mancano i conti di una partecipata c'è questa soglia di criticità che rende l'atto non consolidabile. Anche Damiano Coletta, ex sindaco, ha duramente criticato l’amministrazione: «Avete fatto lavorare ABC in esercizio provvisorio, siete tornati da Roma in uno stato confusionario, avete nominato un CdA con un presidente con conflitti di interesse, la città è sporca e la Tari tra le più alte d’Italia. Serve una svolta, non possiamo continuare ad adeguarci agli ordini romani».

Nel corso del dibattito, i toni si sono alzati. Dario Bellini (Lbc) ha definito «triste» lo spettacolo di una maggioranza silenziosa di fronte all’assenza di Forza Italia. Scalco (FdI), dal fronte della maggioranza, ha difeso il lavoro fatto e la continuità amministrativa, mentre Belvisi (Lega) ha respinto le accuse: «La città sporca non è colpa nostra, questa situazione l’abbiamo ereditata».

La sindaca Matilde Celentano ha chiuso con un appello all’unità: «Il bilancio è un atto tecnico, ma è inevitabile che si finisca a parlare di ABC. È il nostro nervo scoperto. È il momento di decidere cosa vogliamo fare: il progetto ABC così com'è non ha funzionato. Serve una nuova direzione, e serve subito. Oggi abbiamo la necessità di approvare il bilancio consolidato senza il quale il Comune resterebbe bloccato. Oggi siamo chiamati ad un voto di responsabilità».

La critica di Noi Moderati e le strategie della Lega
Critica la posizione di Noi Moderati che ha votato solo con il capogruppo Maurizio Galardo: «Il nuovo progetto di Abc ancora non viene approvato, è ora di decidere, il sindaco ha deciso ma non mi sembra che i colleghi siano d’accordo, qualcosa non ha funzionato. Oggi c’è un impegno e ribadiamo il nostro voto di fiducia, ma i problemi restano e non sono cambiati, per coerenza ribadiamo sostegno alla maggioranza, ma sarà il capogruppo ad esprimere in solitudine il voto». A un certo punto anche la Lega sembrava volesse lasciare solo il capogruppo Belvisi, con un allarme ‘numeri alla mano’ (senza Lega la maggioranza non avrebbe avuto i voti necessari a votare il bilancio) poi rientrato.

Il voto sul bilancio consolidato ha lasciato una fotografia chiara: una maggioranza numericamente ancora autosufficiente, ma politicamente fragile, in cui l’assenza di Forza Italia rappresenta un segnale di rottura profondo. Un tema che la sindaca non potrà più evitare. La conta finale dei voti, 17 favorevoli, ha evitato il peggio, ma ha lasciato sul campo una coalizione in affanno conclamato. Con l’opposizione compatta nel voto contrario e il malcontento crescente tra le file del centrodestra, si apre un autunno politicamente instabile per l’amministrazione Celentano.

Chiaro e senza sconti il messaggio finale di Cesare Bruni all'indirizzo degli alleati: «E’ doveroso anche che ognuno pubblicamente si assuma le responsabilità delle proprie scelte. Questa maggioranza deve fare una scelta se crescere o continuare su questa strada, noi di Fratelli d'Italia rispettiamo il vincolo di coalizione. Le polemiche e il confronto devono avvenire in un’altra sede, e un modo di appartenere a un progetto, a una coalizione e a un programma sindacale è quello di votare, ognuno si assuma le proprie responsabilità». Il messaggio è chiaro, la crisi va affrontata facendo ognuno la propria parte. Altrimenti si va a casa

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