il nodo
03.10.2025 - 11:21
La quadra si intravede, ma ancora non c’è. Dopo giorni di tensione, il centrodestra prova a ricompattarsi sul futuro dell’azienda speciale ABC, nodo politico e amministrativo che continua a dividere la maggioranza della sindaca Matilde Celentano. La riunione di maggioranza di ieri, convocata per illustrare i dettagli tecnici del nuovo progetto industriale dell’azienda, ha segnato però un primo passo verso il confronto, ma Forza Italia e Lega, i due partiti che più di altri hanno manifestato dubbi sulla sostenibilità e sull’efficacia del piano, hanno chiesto qualche giorno di tempo per approfondire i contenuti e valutare correttivi. Una tregua temporanea che non scioglie del tutto i nodi, ma serve a evitare un nuovo strappo nella coalizione.
In attesa del via libera definitivo - che dovrebbe arrivare la prossima settimana - restano sul tavolo le richieste di garanzie, trasparenza e una riflessione più ampia sulla governance del servizio. Una riunione più tecnica che politica, alla presenza del sindaco, dei componenti della commissione ambiente, dei coordinatori comunali, dei capigruppo dei partiti di maggioranza e dell’ufficio ambiente con l’assessore Franco Addonizio, convocata per analizzare e chiarire i contenuti del nuovo progetto industriale redatto dall’azienda e vagliato in collaborazione con il Comune, da tempo al centro delle discussioni e delle polemiche.
A presentare nel dettaglio il documento sono stati il dirigente dell’ufficio Ambiente e l’assessore. Il progetto, frutto di numerose revisioni, ha finalmente assunto una forma definitiva da sottoporre a discussione in Commissione.
Le novità del progetto ABC
Tra i punti salienti del piano che era stato anticipato in questi mesi e che ha subìto molti rimaneggiamenti e revisioni c’è l’eliminazione dei mastelli su tutto il territorio, con l’eccezione di condomini con meno di cinque utenze e delle zone rurali, l’intensificazione delle frequenze di ritiro, dello spazzamento e del riassetto e la gestione del diserbo meccanico, che prima era affidato a ditte esterne, e che ora verrebbe internalizzato e gestito dalla società.
Altra novità è quella dei secchioni intelligenti per migliorare la raccolta che saranno posizionati in centro e lungo il primo anello della circonvallazione, invece nel resto della città e dei borghi dove ci sono i condomini superiori a 4 unità abitative saranno collocati i secchioni condominiali. Nei borghi poi nel nuovo progetto viene intensificata la frequenza dei ritiri e parificata a quella cittadina. Il costo complessivo del servizio con questo nuovo progetto sarebbe fissato, quando arriverà a regime, a 20 milioni e 500mila euro.
Nell’incontro è stato ribadito un punto cruciale: anche l’indifferenziato ha un costo, e i benefici della differenziata non bastano, da soli, a coprire l’intero sistema. Viene quindi smentita la narrativa “più differenzi, meno paghi”, ritenuta una semplificazione politica del passato. Ciò non toglie che il progetto a regime dovrà assicurare il 70% della differenziata come stabilisce la normativa.
Le posizioni dei partiti
Sul fronte politico, si è registrato un parziale allineamento della maggioranza, con ancora alcune riserve. La Lega ha preferito riservarsi un giudizio definitivo da qui a qualche giorno, pur apprezzando i miglioramenti. Stessa posizione per Forza Italia, che ha chiesto pochi giorni di tempo per valutare eventuali piccoli aggiustamenti e per la quale resta la posizione critica secondo cui il piano industriale non dovrebbe essere redatto da ABC, ma da un soggetto terzo.
Galardo per Noi Moderati ha dichiarato che il progetto è a posto e coerente con gli obiettivi dell’amministrazione. Per Fratelli d’Italia la posizione è chiara e decisa. «Per noi il progetto va bene così, non dobbiamo prenderci in giro – è stato detto – va bene altri giorni di tempo che chiedono alcuni partiti, ma poi non siamo più disponibili a perderne altro». Stessa linea anche per la lista Celentano.
UGL PSA: ABC rischia il collasso
Mentre la politica discute e cerca un’intesa, arriva anche il duro intervento dell’UGL P.S.A. di Latina, che lancia un grido d’allarme sulla gestione interna dell’azienda. Il sindacato denuncia carichi di lavoro iniqui, esternalizzazioni ingiustificate, e un modello operativo insostenibile, in particolare per gli operatori che svolgono il porta a porta in modalità “spinta”.
UGL chiede un radicale cambio di rotta, la fine delle esternalizzazioni, una gestione trasparente e l’internalizzazione dei servizi oggi affidati a privati.
Inoltre, esprime preoccupazione per la mancanza di confronto e trasparenza, annunciando una richiesta ufficiale di verifica dei conti aziendali agli organi competenti.
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