Il sindaco in consiglio comunale afferma che i pareri dell’Autorità di garanzia non sono genuini, bensì copiati e incollati da veline inviate da un cittadino di Gaeta. Di cui però non ha fatto il nome
Attorno alle concessioni balneari si alzano toni dello scontro tra l’amministrazione comunale, che ha avviato la procedura tramite progetti di finanza, e l’Autorità Garante della concorrenza e il mercato, che li sta impugnando tutti ritenendoli, appunto, lesivi del ibero mercato e, anzi, scritti per assegnare di nuovo le concessioni agli attuali titolari.
Nel corso dell’ultimo consiglio comunale il sindaco Cristian Leccese, intervenendo proprio sui progetti di finanza, ha ipotizzato l’esistenza a Gaeta di un «grande suggeritore» dell’Agcm, pur non avendone fatto il nome. Pesanti le accuse all’Autorità: «Fa copia incolla degli esposti che filtrano da qualche nostro concittadino e questo è gravissimo».
«Non possiamo pendere o farci trasportare da un’Autorità che (e questo è stato oggetto di un mio intervento presso il Presidente del Consiglio perché Agcm è autorità governativa) ci viene contro. Questa Autorità sta prendendo posizione contro il Governo e non è accettabile che un’autorità governativa sia contro l’orientamento del Parlamento e del Governo e che continui a fare copia-incolla di esposti che gli arrivano da qualche nostro concittadino. È gravissimo che un’autorità governativa autorevole come L’Agcm faccia copia incolla degli esposti che qualcuno in città le invia e poi ci vengono notificati in forma di ricorso».
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