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Conti e obiettivi

Passa in commissione un bilancio rigoroso per una città che chiede servizi

Tiene la rotta il documento preventivo 2026-2028, tra risorse che calano e spese che aumentano: approvato a maggioranza, contrarie le opposizioni

Passa in commissione un bilancio rigoroso per una città che chiede servizi
Un bilancio rigoroso ma non rinunciatario, che rispetta i vincoli contabili, affronta un contesto di forti aumenti di costi e tagli ai trasferimenti, per circa 2,4 milioni di euro, registra un aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità (i soldi accantonati per entrate di cui non è certo l’incasso) fino a venti milioni di euro, ma continua a perseguire gli obiettivi di mandato, puntando su manutenzione, sicurezza, welfare, entrate e rafforzamento del personale. Questa una prima fotografia del terzo bilancio di previsione 2026-2028 dell’amministrazione Celentano, approdato ieri in commissione bilancio in una lunga seduta di oltre cinque ore presieduta da Mario Faticoni alla presenza dell’assessore al bilancio Ada Nasti, del direttore generale Marcheselli che ha illustrato il Dup con i dirigenti (passato a maggioranza), e dei dirigenti del servizio Finanziario e servizio Entrate Diego Vicaro e Quirino Volpe.
La delibera che approderà in consiglio comunale il 22 dicembre è stata approvata con otto favorevoli, l’astensione di Daniela Fiore e i voti contrari di M5S e Lbc. «Anche quest’anno riusciamo ad approvare il documento più rilevante nella gestione amministrativa dell’Ente entro il 31 dicembre. Mentre altri Comuni, hanno chiesto al Governo la proroga del termine, noi siamo in grado di rispettare la tempistica dettata dal Tuel – ha detto Nasti - la redazione del bilancio ha dovuto tener conto di un quadro economico complesso caratterizzato da continui aumenti dei costi dei servizi e dalla riduzione dei trasferimenti erariali e regionali, per 2,4 milioni di euro. Abbiamo orientato le risorse disponibili in maniera strategica, cercando di soddisfare i bisogni crescenti della città con interventi mirati in servizi, manutenzione, welfare, personale. Bisogni resi possibili dal grande lavoro che abbiamo fatto dal lato delle entrate sia di natura tributaria che patrimoniale».
Dagli aumenti ai tagli
Tra gli aumenti di spesa più rilevanti si registra quello della mensa scolastica, passata da 1.000.931 euro del 2022 agli attuali 2.536.000 euro. Anche l’assistenza scolastica passa da 1.900.000 euro nel 2022 agli attuali 2.200.000 euro, con un aumento di circa 300.000 euro. A ciò si aggiunge il costo degli asili nido, aumentato di circa 250.000 euro. Una dinamica che interessa la gran parte dei servizi, in particolare quelli manutentivi e tutte le gare pubbliche del Comune di Latina. Sul fronte opposto, quello delle entrate, il Comune deve far fronte a minori trasferimenti, in tutto 2,4 milioni di euro in meno». Tra gli aumenti previsti per i cittadini un ritocco sulle tariffe della sosta. L’assessore ha spiegato che in quanto alla Tari sono stati emessi 12.000 avvisi di accertamento per omesso versamento per un totale di oltre 18 milioni di euro registrando i primi benefici dal lato delle riscossioni (oltre 1,5 milioni). «Altri 14.000 avvisi di accertamento sono stati emessi per omessa o infedele denuncia della Tari per oltre 15 milioni di euro con 1,8 milioni di riscossioni. Emessi, inoltre, 11.000 solleciti pre ruolo per oltre 16 milioni di euro. Iscritti a ruolo carichi per oltre 30 milioni di euro relativi alle annualità 2011-2022 di cui abbiamo già riscosso oltre 3 milioni». Si investe nel personale: sono previste maggiori spese per nuove assunzioni per 500 mila euro e 130 mila euro per il fondo risorse decentrate.
Un mutuo per le strade
Nel bilancio 2026 è prevista anche l’accensione di un nuovo mutuo da 10 milioni di euro destinato alla manutenzione straordinaria della viabilità. La scelta viene rivendicata come un atto di responsabilità, necessario per far fronte a una rete stradale in condizioni critiche, che incide sulla sicurezza urbana, sui costi indiretti e sulla qualità complessiva della mobilità. Se per l’ente l’indebitamento programmato rientra pienamente nei parametri di sostenibilità, Valeria Campagna del Pd ha invece evidenziato che il mutuo comporterà un onere annuo di circa 1 milione per dieci anni «scaricando sulla collettività un peso eccessivo, facendo pagare per molti anni interventi stradali effettuati oggi». Campagna ha sollevato anche il tema degli affitti del Pegasol: l’ente continua a pagare 182.000 euro annui tra canone e oneri condominiali, pur a fronte del mutuo per l’ex Banca d’Italia per lo spostamento degli uffici. Nasti chiarisce che la destinazione urbanistica degli spazi è attualmente residenziale, e servirebbero risorse per adeguarla mentre per la sistemazione della sede sono già stati stanziati 600mila euro nel 2025. A ribattere a Campagna Cesare Bruni (FdI) che sulle strade ha parlato di un’emergenza dovuta a anni di manutenzione insufficiente, non imputabile solo all’amministrazione precedente. «Il PD chiede 14 milioni per i servizi sociali, ma – ha aggiunto – questa è una richiesta alla quale non è possibile far fronte senza indicare quali altri servizi andrebbero tagliati». Faticoni infine ha richiamato i risultati ottenuti grazie alla ricognizione dei vecchi mutui con Cassa Depositi e Prestiti, che consentono ora di finanziare opere attese da anni: via Massaro,la Casa della Musica, gli interventi sul plesso scolastico di Borgo Faiti. «Questo risultato è possibile anche grazie al lavoro sulle entrate: l’attività accertativa su IMU e TARI che porta oltre 6 milioni di euro. È giusto dirlo con chiarezza: chi deve pagare, paga; e chi vuole mettersi in regola deve essere messo nelle condizioni di farlo. Importante la definizione agevolata prevista dalla legge di bilancio nazionale, che gli uffici stanno già preparando per renderla operativa dal 2026». 

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