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Bilanci Abc, cresce la pressione: il Cda certifica lo stallo

Incontro tra il sindaco e Noi Moderati che chiedono una svolta: “Basta rinvii sui conti”

Bilanci Abc, cresce la pressione: il Cda certifica lo stallo

Tempo di incontri di fine anno sotto il segno di Abc, l’azienda speciale che gestisce il servizio rifiuti a Latina e che resta impantanata in un complesso stallo tecnico-amministrativo destinato, nelle intenzioni, a trovare una soluzione solo all’inizio del 2026.

La gestione provvisoria
Ieri si è riunito il Consiglio di amministrazione di Abc che, come previsto, ha potuto prendere atto esclusivamente della prosecuzione della gestione ordinaria, in assenza di bilanci approvati e con l’azienda costretta a operare in dodicesimi, in regime di amministrazione provvisoria. Una condizione che si trascina ormai da tre anni, in attesa che l’amministrazione comunale guidata da Matilde Celentano sblocchi l’iter e porti i documenti contabili all’approvazione del Consiglio comunale.

Il Cda ha quindi ribadito come la mancanza di atti di indirizzo da parte del Comune continui a limitare in modo significativo la capacità dell’azienda di programmare interventi e miglioramenti del servizio, inclusi quei servizi di pulizia straordinaria più volte annunciati sul piano politico. Il nodo resta il bilancio preventivo triennale 2025-2027, atto imprescindibile per pianificare attività, assunzioni e servizi aggiuntivi, che non risulta ancora approvato.

A questo si aggiunge il blocco del bilancio consolidato 2024, inizialmente respinto dal Consiglio comunale, poi riformulato da Abc ma mai approdato né in commissione né in aula. Una situazione che alimenta un evidente paradosso istituzionale: l’azienda è formalmente operativa, ma di fatto immobilizzata dall’assenza delle autorizzazioni dell’ente controllante.

Noi Moderati chiede la svolta
Una contraddizione emersa anche nel corso dell’incontro politico svoltosi ieri tra il gruppo consiliare di Noi Moderati, il coordinatore provinciale Alessandro Paletta e l’assessore all’Ambiente Franco Addonizio, con il sindaco Matilde Celentano e il direttore Agostino Marcheselli. Nel confronto sono stati ripercorsi alcuni passaggi che hanno contribuito a creare criticità strutturali, a partire dalla modifica dell’articolo 8 del contratto di servizio e dalla riduzione del corrispettivo, con ricadute dirette sul bilancio 2024.

Un bilancio che ha generato un utile di esercizio divenuto nel tempo terreno di scontro politico e tecnico. Anche il bilancio 2025, secondo quanto emerso, prefigura un utile di esercizio, già spiegato dall’azienda come effetto di un avanzo meramente figurativo. Nel documento era previsto un adeguamento salariale contrattuale per i lavoratori pari a circa 300 mila euro, la cui entrata in vigore è stata  rinviata dal Governo al 2026, determinando un avanzo contabile non legato a dinamiche di profitto.

Nel corso dell’incontro è stato ribadito – e sembra condiviso anche dall’amministrazione – che la normativa non esclude la possibilità per un’azienda speciale di registrare un avanzo di bilancio, disciplinandone anzi l’utilizzo. Una linea già sostenuta da Abc, che ha chiarito come eventuali utili debbano essere destinati esclusivamente al mantenimento degli equilibri economico-finanziari, al miglioramento dei servizi o alla copertura di perdite pregresse.

Sul piano politico, Noi Moderati ha però lanciato un messaggio chiaro: senza l’approvazione dei bilanci entro l’inizio del nuovo anno, verrebbero meno ulteriori margini di mediazione e confronto. Un avvertimento che lascia intravedere possibili ripercussioni sugli equilibri di maggioranza, qualora dovessero persistere ritardi sull’operatività di Abc, chiamata anche a dare attuazione al nuovo progetto recentemente approvato dal Consiglio comunale.

Ora sono previsti due passaggi importanti: il 2 gennaio è previsto un incontro tecnico tra Comune e azienda per sciogliere i nodi legati al bilancio 2024 e all’utile di esercizio 2025; successivamente, il 12 gennaio, dovrebbe riunirsi il controllo analogo per validare i documenti e avviare l’iter autorizzativo in commissione e in Consiglio. L’obiettivo dichiarato è quello di sbloccare il quadro entro l’inizio dell’anno, al più tardi entro gennaio.

Di certo, la fase di incertezza non appare più sostenibile. La richiesta di un cambio di passo avanzata da Noi Moderati intercetta un’esigenza ormai diffusa in città. La questione Abc ha superato da tempo i confini della contabilità e delle procedure: è diventata un banco di prova politico sulla capacità di governo, di assunzione delle responsabilità e di tenuta della maggioranza. Una partita che richiede decisioni chiare e tempi certi, mentre Latina continua a misurarsi quotidianamente con le conseguenze di un sistema che attende di essere rimesso in moto.

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