Trentuno anni, crotonese d'origine ma a tutti gli effetti cittadina di Pomezia da un decennio. Un intero mandato alla Pisana e, adesso, una nuova sfida all'orizzonte: la candidatura alle Primarie online del MoVimento Cinque Stelle per la presidenza della Regione Lazio. Valentina Corrado, portavoce pentastellata in Consiglio regionale, ha sciolto la riserva ed è pronta a sfidare la deputata Roberta Lombardi.

Come è maturata questa decisione?
È stata una scelta pensata. Le riflessioni sono iniziate quando dai territori, dagli attivisti e dal gruppo di Pomezia è arrivata la sollecitazione in vista delle prossime elezioni regionali. Mi vedono adatta per questa sfida, tenendo conto del lavoro portato avanti in questi i cinque anni e dell'esperienza fatta non solo in Regione, ma anche nel mio Comune, che mi ha permesso di capire la macchina amministrativa.

Pomezia, di fatto, ha rappresentato l'inizio di questa "avventura".
Decisamente sì. Gli Amici di Beppe grillo nascono a Pomezia nel 2007, quando io mi trasferii in città. Sono entrata nel gruppo nel 2011, quando Fabio Fucci venne eletto in Consiglio comunale e fu il primo portavoce a Cinque Stelle del centro-sud a far parte di una assise civica. In quel periodo, Fucci non è mai rimasto solo: come gruppo lo abbiamo supportato, abbiamo partecipato alle commissioni e ai Consigli. Proprio quel gruppo mi ha fatto capire di aver incontrato persone concrete, che avevano ben chiaro come migliorare la città. Mai una lamentela sterile: nelle nostre riunioni si pensava alle soluzioni.

Poi è arrivato il 2013...
Ci furono delle riunioni regionali per presentare le candidature e il gruppo di Pomezia ebbe la lungimiranza di proporre me come persona adatta al ruolo di portavoce in Regione. Sia perché sono una "testa dura" - e in questi casi servono persone tenaci -, sia per il mio percorso di studi. Così mi misi a disposizione e presi la campagna elettorale un po' per divertimento, una sorta di stacco dallo studio. Non avrei mai pensato di essere eletta, coi voti arrivati non solo da Pomezia, ma anche da Roma e da altri Comuni. Un feedback arrivato anche a livello empatico che, a Pomezia, si è confermato alle elezioni comunali, quando vincemmo con Fucci.

Come giudichi questi quattro anni e mezzo di esperienza sui banchi della Regione?
Ho sempre sentito l'onere e l'onore della responsabilità che i cittadini mi hanno affidato: nessuna cosa è stata presa con leggerezza. Siamo dei portavoce e io ho cercato di seguire alla lettera questa cosa, mettendomi al servizio della comunità.

C'è un successo ottenuto che ricordi con piacere?
Sicuramente l'unanimità del Consiglio regionale sull'istituzione della Riserva naturale della Sughereta a Pomezia. Una proposta nata dal basso, 25 anni fa, e rimasta bloccata fin quando, dall'opposizione, sono riuscita a coinvolgere tutti. Grande attenzione, poi, per le vicende della Roma-Latina e dei vitalizi. Insieme a Gaia Pernarella, stiamo portando avanti la battaglia contro l'autostrada: per ridurre il traffico crediamo si debba pensare alla metropolitana leggera. Sui vitalizi la nostra posizione è chiara: senza peli sulla lingua abbiamo fatto emergere uno spreco da venti milioni di euro. Restiamo del parere che essi debbano essere aboliti, introducendo un sistema previdenziale contributivo. Al di là della bandiera politica, credo che la lotta agli sprechi non possa passare in secondo piano: vengo da una famiglia con quattro figli, gente che ha fatto sacrifici. So cosa significa risparmiare. E fin da bambina avevo sete di giustizia: ho cercato di battermi fra i banchi della Regione e, adesso, oltre alla candidatura alle Primarie online, spero di concludere il mio percorso di studi dopo essermi dedicata con anima e corpo alle istanze dei cittadini.