Servono visite ispettive dei funzionari ministeriali presso il Comune di Aprilia a seguito del lodo arbitrale Aser del 2008, che ha visto l'ente territoriale condannato al pagamento di 15 milioni di euro. Questo il suggerimento del senatore Elena Fattori al Ministro dell'Economia in merito alla necessità di eseguire dei controlli in due Comuni: Ciampino (per i casi di servizi parcheggi, cessione secondaria di quote di partecipazione, assunzioni in organico, debiti fuori bilancio, altri affidamenti di servizi, mancanza di riconoscimento delle prerogative del Consiglio comunale) e, per l'appunto, Aprilia, a seguito della sentenza n. 665/2016 del 2 febbraio 2016 della Corte d'appello di Roma, che ha confermato la condanna del Comune della provincia pontina al pagamento di circa 15 milioni di euro. Il Comune ha presentato ricorso in Cassazione avverso il citato lodo arbitrale e richiesto, durante la pendenza del giudizio, la sospensione dell'efficacia esecutiva del lodo impugnato, che può essere attesa dalla Corte per il "grave ed irreparabile danno" come eccezionale inibitoria della sentenza di appello (ex art. 373, comma 1, del codice di procedura civile). 

L'interrogazione di Fattori, avallata dal senatore Puglia, fa riferimento alle  "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", ossia al fatto che il Ministero può e deve disporre visite ispettive di finanza per valutare e verificare le spese (facendo particolare attenzione ai contratti collettivi nazionali e decentrati) denunciando poi alla Corte dei Conti eventuali irregolarità. Si tratta di verifiche che possono e devono essere eseguite anche presso i Comuni. "L'Ispettorato vigila e svolge verifiche sulla conformità dell'azione amministrativa ai principi di imparzialità e buon andamento, sull'efficacia della sua attività con particolare riferimento alle riforme volte alla semplificazione delle procedure, sul corretto conferimento degli incarichi, sull'esercizio dei poteri disciplinari, sull'osservanza delle disposizioni vigenti in materia di controllo dei costi - spiega Fattori - Nell'ambito delle proprie verifiche, l'Ispettorato può avvalersi della Guardia di Finanza che opera nell'esercizio dei poteri ad essa attribuiti dalle leggi vigenti. Per le predette finalità l'Ispettorato si avvale altresì di un numero complessivo di 10 funzionari scelti tra esperti del Ministero dell'economia e delle finanze, del Ministero dell'interno, o comunque tra il personale di altre amministrazioni pubbliche, in posizione di comando o fuori ruolo (...) Per l'esercizio delle funzioni ispettive connesse, in particolare, al corretto conferimento degli incarichi e ai rapporti di collaborazione, svolte anche d'intesa con il Ministero dell'economia, l'Ispettorato si avvale dei dati comunicati dalle amministrazioni al Dipartimento della funzione pubblica ai sensi dell'articolo 53. L'Ispettorato, inoltre, al fine di corrispondere a segnalazioni da parte di cittadini o pubblici dipendenti circa presunte irregolarità, ritardi o inadempienze delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, può richiedere chiarimenti e riscontri in relazione ai quali l'amministrazione interessata ha l'obbligo di rispondere, anche per via telematica, entro 15 giorni. A conclusione degli accertamenti, gli esiti delle verifiche svolte dall'Ispettorato costituiscono obbligo di valutazione, ai fini dell'individuazione delle responsabilità e delle eventuali sanzioni disciplinari di cui all'articolo 55, per l'amministrazione medesima. Gli ispettori, nell'esercizio delle loro funzioni, hanno piena autonomia funzionale ed hanno l'obbligo, ove ne ricorrano le condizioni, di denunciare alla Procura generale della Corte dei conti le irregolarità riscontrate"