Cambia l'organigramma politico - amministrativo nel Consiglio comunale di Sonnino. La massima assise cittadina del centro collinare ausono si è riunita mercoledì sera nell'auditorium San Marco di piazza Garibaldi. Erano presenti sette consiglieri di maggioranza e due di minoranza (Giulio Del Monte e Antonio Bernardini). Il sindaco Luciano De Angelis ha comunicato ufficialmente - anche se la cosa a Sonnino circolava già da qualche tempo - un ulteriore avvicendamento in Giunta. Dopo le dimissioni di Pierluca Natalini dall'incarico di assessore a Lavori pubblici e Urbanistica, De Angelis ha nominato il geometra Gianni Dei Giudici, già presidente del Consiglio comunale. La nomina, chiaramente, è stata ratificata dalla massima assise cittadina nella seduta dell'altra sera. In questo modo - ha sottolineato il sindaco De Angelis - tutti i consiglieri di maggioranza hanno ricoperto, nel quinquennio che finirà a marzo 2018, l'incarico assessorile. Avendo, però, Dei Giudici lasciato la presidenza del Consiglio comunale, è stato necessario eleggere il nuovo presidente. È stata votata, all'unanimità dei presenti e, quindi, anche dai due consiglieri di minoranza Del Monte e Bernardini, Simonetta Iacovacci, già vicepresidente del Consiglio, e, in passato, anche assessore alle politiche sociali e sanitarie. L'elezione di Simonetta Iacovacci ha segnato una pietra miliare nella storia politica e amministrativa di Sonnino. Con lei, infatti, una donna siede, per la prima volta, sullo scranno più alto della massima assise cittadina. Eletto anche il vice presidente del Consiglio comunale. Si tratta dell'ex assessore Pierluca Natalini. Insomma, una rotazione completa, almeno per quel che riguarda la componente di centrodestra della maggioranza. Rimangono, invece, al loro posto, i due assessori dell'ala sinistra della maggioranza: Gianni Carroccia e Gianni Celani, che è anche vice sindaco. Nella stessa seduta consiliare è stato approvato il Regolamento per l'alienazione dei beni immobili comunali e il Regolamento per il funzionamento della Centrale unica di committenza. Approvato dalla maggioranza anche il bilancio consolidato. Ritirati alcuni punti all'ordine del giorno.