"La Pontina è impercorribile, a Roma denunciano disagi che hanno dell'incredibile se si pensa che è la Capitale d'Italia. Esempi di politiche approssimative, per le quali a pagare le conseguenze sono i cittadini del Lazio". Con queste parole Federica Librudi e Giuseppe Belli, candidati al consiglio regionale per la Lega, denunciano i forti disagi vissuti dai cittadini della provincia (e non solo) per le gravi condizioni in cui versa l'arteria che collega l'Agro Pontino a Roma. "La 148 - affermano Federica Liburdi e Giuseppe Belli - è una strada regionale, e sotto quindi la diretta responsabilità dell'Ente fino ad oggi governato da Nicola Zingaretti. Cosa è stato fatto in questi anni? Sono state messe delle pezze, sono state chiuse buche che il giorno dopo si riaprivano giù grandi di prima, non c'è stato nessun investimento infrastrutturale e adesso, da quando sono state strette le nuove alleanze elettorali con il centrosinistra, come ha giustamente rilevato il nostro candidato governatore del Lazio Stefano Parisi, è sparito dal programma di Zingaretti anche il progetto dell'autostrada Roma-Latina, di cui manca persino un progetto a disciplina dell'accesso dell'autostrada nella Capitale". Ma non è tutto: "La Roma-Latina - proseguono i due candidati - è un'opera importantissima per il nostro territorio, non possiamo permetterci di farci sfuggire anche quest'occasione come fu anche per l'aeroporto a Latina Scalo, che avrebbe tutte le caratteristiche per essere il terzo scalo del Lazio. L'autostrada è un'opera per la quale bisogna battersi: sarebbe un collegamento con Roma ed il resto dell'Italia che ci porterebbe direttamente nel futuro, rilanciando la nostra economia e dando modo alle imprese pontine di respirare. Con l'autostrada sarebbe poi anche risolto anche il problema della sicurezza, quella che oggi la Regione Lazio non è riuscita a garantire in nessun modo, visto e considerato che bastano anche poche gocce di pioggia per far diventare il manto stradale un colabrodo, per rendere necessarie transenne e bloccare il traffico. L'autostrada porterebbe anche un indotto che Zingaretti evidentemente non vuole per la provincia di Latina, che è disposto a sacrificare per una manciata di voti a sinistra che secondo lui potrebbero permettergli di mantenere la poltrona su cui oggi siede". "Noi siamo convinti - concludono Liburdi e Belli - che i cittadini siano consapevoli di quello che hanno sotto gli occhi. E che il 4 marzo si ricorderanno di tutti i disagi che hanno dovuto patire".

Intanto, nel pomeriggio, altri candidati della Lega sono stati protagonisti di un flash mob per per denunciare le "vergognose condizioni" della Pontina. Si tratta di Claudio Durigon, candidato della Lega alla Camera nel collegio plurinominale Latina-Frosinone, Marilena Sovrani e Vincenzo Valletta (entrambi candidati al Consiglio regionale del Lazio), i quali hanno manifestato per chiedere un intervento immediato volto a garantire la sicurezza degli automobilisti sventolando uno striscione con la scritta "Stop ad una Pontina vergognosa". I candidati della Lega inoltre considerano necessario chiudere presto l'iter per la Roma-Latina. Nonostante i ripetuti appelli rimane lo stato di impasse sia per l'autostrada che per la bretella Cisterna-Valmontone. Si tratta del più grande intervento infrastrutturale a livello regionale. "La Pontina attuale è diventata ormai una strada colabrodo, diventata soprattutto negli ultimi giorni quasi impraticabile per via della pioggia che ha provocato ulteriori danni all'asfalto -sottolineano Durigon, Sovrani e Valletta- riteniamo incredibile che dopo 5 anni ancora non sia stato definito questo progetto autostradale. La verità è che se Zingaretti resterà alla guida della Regione, la Roma-Latina non si farà. In cambio, si parla di un accordo con la sinistra-sinistra per una metropolitana leggera. Tempi di realizzazione: 20 se non 30 anni. Così il trasporto merci continuerà a passare su carreggiate vecchie e insicure. Con buona pace di chi è costretto a viaggiare, o spostarsi per lavoro, su una delle strade più brutte e pericolose d'Italia, mettendo a rischio la propria vita come sa bene chi attraversa la Pontina. Ritengo necessario che si passi dalle parole ai fatti. La Pontina non è più adeguata a sostenere il carico di traffico a cui è sottoposta soprattutto sotto il profilo della sicurezza. La realizzazione del Corridoio intermodale Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone non è una opzione, deve essere realtà"