In una campagna elettorale dura, faticosa, difficile come questa, da Forza Italia l'ennesimo segnale di forza in provincia: arrivano proposte di politiche pubbliche dai giovani. "Diritto allo Studio 2.0" è la proposta che il movimento in questi giorni ha lanciato. Annunciata a Monte San Biagio lo scorso 10 febbraio e presentata a Lenola lo scorso 25 novembre, la riforma drastica del sistema LazioDiSU prevede la revisione dei criteri di merito in base a cui vengono assegnate le borse di studio; l'adeguamento degli importi erogati in base alla città sede degli studi; lo stop alla costruzione di nuovi studentati in favore di un bando regionale per l'utilizzo degli alloggi privati. "Una proposta che mira ad un sistema LazioDiSU innovativo, a misura di studente e di qualità. Una proposta d'ispirazione liberale e cioè che orienta il sistema si al sostegno agli studi di chi è più debole economicamente, ma primariamente al sostegno di quelli che nel gruppo dei deboli dimostrano costanza nell'impegno, capacità e quindi merito." Così Alessandro Pannozzo in una nota mediante cui ha presentato la proposta a mezzo social. Insomma, i giovani azzurri coordinati in provincia da Christian Chiumera dicono stop all'assistenzialismo e SI al talento.
Ad inizio campagna elettorale, Forza Italia con un vertice alla presenza di Alessandro Calvi ha da subito messo in moto una macchina elettorale: il movimento giovanile. Presenza agli eventi, proposte di governo, conversione degli indecisi, propaganda elettorale.
Tra gli strumenti di potenziamento del gruppo, una Commissione per l'Elaborazione di Politiche Pubbliche Innovative che, diretta dal lenolese Alessandro Pannozzo, ha avuto il delicato compito di elaborare proposte di qualità da inserire nell'offerta di governo del Centro-Destra per la Regione Lazio. Tra queste quella della riforma del sistema LazioDiSU.
Dal movimento si dicono "Soddisfatti di essere un movimento giovanile che si dimostra ogni giorno diverso dagli altri: non siamo semplici militanti che vanno ad attaccare i manifesti. Non siamo il movimento della manodopera del partito dei grandi, ma siamo il movimento che coadiuva i grandi e fa da collante tra la società che si evolve ed i big azzurri che grazie al nostro supporto riescono a far si che il dibattito politico resti al passo con l'evoluzione dei tempi. Il fatto che abbiamo "azzardato" una nostra proposta di politica pubblica per la Regione Lazio, dimostra appunto che siamo un movimento che si fonda sulla qualità e non solo sulla quantità, proprio perché nasciamo con l'idea di servire a mantenere al passo coi tempi il dibattito politico e non con l'idea di riempire sedie alle convention dei grandi.
Per la campagna elettorale che va a concludersi abbiamo messo su una macchina organizzativa particolare, che manterremo anche in vista delle prossime elezioni amministrative che coinvolgeranno diversi comuni della provincia."
In uno scenario sociale in cui i giovani si dimostrano sempre più disinteressati alla cosa pubblica e alla politica, Forza Italia è uno dei pochi, se non l'unico, partito che riesce ad aggregare militanti e dirigenti di età compresa tra i 16 e i 35 anni. Un fatto straordinario questo, che pone Forza Italia in una posizione di forza in quanto può contare su una vera e propria macchina organizzativa, se si considera il fatto che il movimento è molto attivo e soprattutto di alta qualità politica.
Un movimento che in provincia ormai rappresenta un punto di riferimento per la gente e che, lo scorso 25 novembre a Latina, ha dato prova di grande forza e solidità.