E' iniziato con qualche minuto di ritardo, a Nettuno, il Consiglio comunale che deve approvare il Bilancio di previsione e tutti gli atti propedeutici allo stesso. In particolare, l'assise si è aperta solo grazie al senso di responsabilità dell'opposizione, visto che all'appello mancavano diversi consiglieri di maggioranza, dopo il "terremoto politico" che ha scosso il MoVimento 5 Stelle, con dieci consiglieri che hanno chiesto al sindaco Angelo Casto di revocare incarichi e deleghe al vice sindaco Daniele Mancini e agli assessori Stefano Pompozzi e Guido Fiorillo.

Nel corso dell'assise, poi, sono arrivati sia gli assessori "contestati" (Fiorillo era presente sin dall'inizio, ndr) che altri consiglieri: gli assenti, al momento, sono soltanto quattro (Gallina, Buonamano, Trulli e Latini).

Di conseguenza, si è aperto il dibattito, con l'assessore al Bilancio Filomena Paciello che, nell'esporre i dati sulla pressione fiscale (che sarebbe invariata, salvo un aumento residuale della Tasi), ha annunciato l'istituzione dell'imposta di soggiorno. Una decisione, questa, subito contestata dalla minoranza, in particolare dal consigliere Enrica Vaccari: «Cosa verrebbero a vedere i turisti a Nettuno allo stato attuale? Le buche» ha ironizzato, chiedendo un ripensamento della decisione per non danneggiare gli operatori del settore terziario.

L'assessore Paciello, dal canto suo, ha spiegato che l'amministrazione si sarebbe confrontata con le associazioni nazionali delle categorie coinvolte nell'inserimento della tassa, chiarendo che la stessa non avrebbe ricadute sui nettunesi, ma solo sui turisti.

A replicare, ancora una volta, la Vaccari: «Dovevate parlare con gli operatori locali, coi cittadini che vi hanno votato». La sensazione è che il dibattito possa essere lungo.

Intanto, si attendono le considerazioni del sindaco - chieste in apertura dal consigliere Claudio Dell'Uomo - circa la richiesta di revoca degli incarichi a Mancini, Pompozzi e Fiorillo. Delucidazioni che, al momento, non sono ancora arrivate.

Ha l'aria di essere un vero e proprio terremoto, quello che si sta verificando in queste ore all'interno del Comune di Nettuno.

Poco fa abbiamo appreso che dieci consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle - dunque due terzi della maggioranza grillina che governa la città - hanno chiesto al sindaco Angelo Casto la revoca di incarichi e deleghe per il vice sindaco Daniele Mancini e per gli assessori Stefani Pompozzi e Guido Fiorillo. I motivi, al momento, non sono noti, ma pare che i malumori venissero covati già da qualche tempo e che tutto fosse stato in qualche modo stoppato per via delle elezioni politiche e regionali.

Tra l'altro, la richiesta ha il sapore dell'ultimatum: via i tre assessori - avrebbero detto i dieci consiglieri - oppure non votermeo il bilancio di previsione, che dovrebbe essere discusso nel Consiglio comunale di oggi, in programma alle 15.45.

SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI

di: Francesco Marzoli