Terremoto dentro Forza Italia,  il partito si spacca su alleanze e candidature e Massimo Saurini (uno dei due sub commissari del partito)  si dimette in aperto contrasto con la linea adottata. Quest'ultimo non ha condiviso le forzature del coordinatore Lazzarini,  poco interessato a mediare con le altre liste civiche per trovare un'intesa sul candidato sindaco. «Per far crescere questa città c'è bisogno di persone serie, preparate e disponibili al confronto. E soprattutto - dice Saurini -  bisogna avere rispetto verso le persone che fanno parte dello stesso gruppo politico. Ma questo valore è venuto meno, è venuto meno il rispetto verso opinioni, pareri e dialoghi con altre forze politiche. Esprimo una totale critica nei confronti del commissario Lazzarini, che ha un solo candidato sindaco da proporre e non si apre al confronto con altre persone». Il nome sostenuto con ostinazione da Lazzarini è Domenico Vulcano, una figura che convince poco gli alleati ed alcuni pezzi di Fi. Tuttavia il commissario cittadino - forte dall'accordo con gli altri partiti (Fratelli d'Italia e Lega) - non vuole valutare altre proposte, la riprova sta nel comunicato inviato domenica scorsa dove ha voluto smentire le altre ipotesi circolate. Un atteggiamento di chiusura che si è palesato con evidenza durante un incontro con il coordinatore provinciale di Fi, Alessandro Calvi, dove il commissario ha affermato che Vulcano è l'unico candidato. Un concetto ribadito nel successivo confronto con i referenti delle liste civiche di centrodestra. Un «faccia a faccia» che doveva servire per trovare un'intesa ma  che rischia di sancire la spaccatura definitiva. Oltre all'imposizione di Vulcano i partiti hanno posto dei veti sulla candidatura di diversi big dei «civici», anche di attuali consiglieri. Insomma, più che una mediazione, una resa incondizionata.

Condizioni impossibili da accettare per il gruppo di Vincenzo La Pegna, Roberto Boi e Bruno De Luca.  E il modo in cui l'intesa è andata in frantumi ha amareggiato Saurini, che in queste settimane ha cercato di svolgere un ruolo di mediazione per allargare l'alleanza. «Ho sempre sostenuto che bisognasse lavorare per unire la coalizione. Rivolgo un plauso all'operato dell'altro sub commissario  Foti, che si è dimostrato serio e leale, ringrazio il coordinatore regionale Claudio Fazzone e il consigliere regionale Simeone per il ruolo che mi era stato affidato. Purtroppo è venuto meno il rispetto, che è uno dei valori essenziali della politica».