«In questo territorio si può pensare ad un modo diverso di fare politica. Io l'ho dimostrato in questi due anni con il lavoro fatto sulla pubblicizzazione sull'acqua e con la mia candidatura a presidente della Provincia che ha raccolto apporti trasversali e consensi individuali sui temi, in modo trasparente e senza accordi di poltrone. Nonostante la sconfitta è un impegno che porterò avanti da sindaco della città capoluogo, realtà che ha comunque il suo importante peso politico». Damiano Coletta ha ancora molto da dire sulle amministrazioni provinciali, con quella sconfitta di misura che ancora brucia e, nel giorno dell'insediamento di Medici e del passaggio di consegne con Bernasconi, lo fa nella trasmissione di Radio Luna riprendendo in parte quanto detto nella conferenza stampa post voto. I toni però sono più critici soprattutto nei confronti del Pd a matrice Moscardelli-La Penna. «Ho attivato un tavolo permanente sui temi e sarà mio compito portarlo avanti con tutte le forze che ho coinvolto. Certo le elezioni si vincono con i voti e abbiamo preso atto del risultato. Io non ho dubbi sulla figura di Carlo Medici e sulla sua serietà, il dubbio è che essendo stata la sua candidatura espressione della fusione tra Pd e Forza Italia, della cui storia ci sono già esempi negativi, potrebbe diventare terreno per condizionamenti». Coletta spiega che anche la giornalista Concita De Gregorio nel programma di Floris, si è meravigliata di come il Pd a Latina si sia messo con Forza Italia e diventa ancora più esplicito, nonostante il neo-letto Medici abbia già rinnovato l'impegno per il percorso su acqua pubblica e spinta sulla differenziata per i rifiuti: «Mi auguro che non ci siano interessi su poltrone e società partecipate, o interessi a non favorire un certo percorso, mi rendo conto che la pubblicizzazione dell'acqua è un percorso scomodo. Io mi impegnerò a portarlo avanti" Il sindaco sembra quasi dettare l'agenda al nuovo presidente dem di via Costa. "Se fossi stato presidente della provincia avrei dato mandato per rispettare il cronoprogramma che abbiamo votato tutti i comuni il 12 dicembre 2017 e che prevedeva il raggiungimento dell'obiettivo in un anno e mezzo». Si tratta del percorso tracciato attraverso Acqualatina e e l'acquisto da parte dei Comuni delle quote. «C'è chi punta a inadempienza del socio privato sugli investimenti non fatti ma questo lo abbiamo già in parte verificato. I comuni hanno dei crediti che probabilmente non capitalizzeranno mai da parte del socio privato e che invece possono essere considerati come una dote, su questi canoni concessori abbiamo fatto un piano economico finanziario, ed è qui che stavamo facendo valutazioni e confronti. Mi sono impegnato molto in questi due anni, sono stato insieme al tavolo con Veolia e gli altri sindaci. E' un peccato non avercela fatta ma si lavora uguale nella stessa direzione e farò valere il mio ruolo di sindaco del capoluogo». Poi la stoccata finale. «In questa elezione sono stato votato dalla base del Pd e da tanti consiglieri di centrodestra delusi dall'accordo tra Forza –Italia e Pd. Il Pd ha forse vinto una battaglia, ma rischia di perdere la guerra perché ha disperso molto consenso. Loro dovranno spiegare i motivi di questo accordo, li ho visti festeggiare insieme a sponde opposte, è stato sconcertante».
Le dichiarazioni
Provincia, Coletta: «Carlo Medici ora rischia pressioni e condizionamenti»
Latina - Il sindaco al vetriolo dopo la delusione del voto. Stoccate al Pd: stanno perdendo consenso, sconcertante vederli festeggiare con la destra