La valanga di voti ottenuti dalla Lega alle ultime elezioni politiche ha portato in Parlamento, così come è stato per il Movimento 5 Stelle, molti volti nuovi. Francesco Zicchieri, fresco di elezione alla Camera dei Deputati, è uno di questi. Neanche 40 anni, prima legislatura, ha una lunga esperienza sul territorio e il suo principale pallino, almeno nella sua Terracina, è stato almeno nell'ultimo periodo contrastare duramente l'amministrazione di Nicola Procaccini. Zicchieri, eletto nelle liste della Lega sul territorio di Frosinone, garantisce però un impegno per entrambe le province "non dimentico da dove vengo e per me è una priorità ma devo molto alla provincia di Frosinone che mi ha eletto e che conta su di me".
Lei è un uomo di destra praticamente da sempre. Ecco, che fine ha fatto il famoso laboratorio partito dopo l'elezione di Finestra nel capoluogo?
La destra di questo territorio è stata rasa al suolo da soggetti che hanno pensato alle guerre interne e non ai cittadini. Il centrodestra, poi, è stato devastato e le amministrazione di riferimento sono cadute dietro le scorribande di soggetti che faccio fatica a definire sul piano politico. Poi c'eravamo noi, che eravamo le seconde file e che abbiamo assistito a questo scempio.
Quindi cosa non deve fare oggi la Lega per evitare questi stessi errori...
Deve darsi una classe dirigente capace, che basi la sua esperienza anche su una formazione politica vera. Basta fare le liste degli amici, chi sta in un partito deve sapere cosa fare, quale impegno assumersi e rispettare le cose dette agli elettori.
Molto bello ma altrettanto complicato... E poi voi state attingendo da buona parte di quel centrodestra per formare la vostra classe dirigente...
Sì, ma non apriamo le porte a tutti. Stiamo facendo selezione sul territorio. Siamo inclusivi ma non vogliamo dare spazio a chiunque e questo per un motivo semplice: il partito è forte, ha spazi ed è appetibile per chi pensa di poter costruire o, per meglio dire, ricostruire una sua carriera politica sulle nostre spalle.
A proposito di destra storica a Latina, dicono che Zaccheo stia facendo qualche incontro e che non disdegnerebbe un confronto con voi, anche una tessera se possibile...
Non ho parlato con Vincenzo Zaccheo. Per quanto riguarda quello che mi chiede le rispondo che Zaccheo è stato un personaggio importante per la destra di questo territorio ma ha fatto il suo corso. La Lega ha bisogno di altro.
A Latina state mietendo consensi anche sul piano organizzativo, a quanto pare
Beh, ci stiamo organizzando anche nel capoluogo. Stiamo costruendo un rapporto di fiducia con la gente che dopo le elezioni continua a rafforzarsi. Il contatto quotidiano con la realtà del nostro territorio poi i convegni, gli incontri. Insomma ci diamo da fare.
Da molte parti si dice che qualche consigliere della maggioranza che sostiene Coletta sia pronto a passare con voi. Le risulta?
Diciamo che c'è qualcuno che guarda con grande interesse alla nostra esperienza anche all'interno della maggioranza di Coletta. Però lascio ogni valutazione ad Adinolfi che è segretario provinciale che saprà far rispettare il concetto che chiunque entra dentro il partito deve rispettare il nostro progetto politico.
Come vede l'accordo tra Pd e Forza Italia alle ultime provinciali?
L'asse tra questi due partito rappresenta un disegno politico sbagliato. La gente è sfiduciata ed è impensabile a mio avviso proporre una simile alleanza, gli elettori fanno fatica a comprenderla.
Cosa pensa di Fazzone e Moscardelli?
Fazzone è un politico navigato che conosce il territorio e ha fatto molto per la zona dalla quale proviene. Moscardelli a prescindere dall'aspetto politico non mi sembra abbia dato dimostrazione delle stesse capacità.
Come vede le amministrative?
In alcune realtà siamo fortissimi, porteremo a casa grandi risultati.
Ci sono ancora i margini per ricostruire il centrodestra?
Se siamo uniti si. Gli elettori vogliono questo, un centrodestra unito. Per questo i doppi giochi col Pd non mi appassionano, gli alleati devono capire che sul territorio insieme facciamo la differenza.
In ambito locale prenderebbe in considerazione anche una coalizione con i Cinquestelle?
E' una ipotesi che non possiamo escludere ma vedremo in base ai territori.
Si sente più di Frosinone o più di Latina, almeno sul piano politico?
Sono un deputato della Repubblica, questo in senso ampio. Sul territorio posso dire che a Frosinone devo moltissimo e intendo rispettare tutti gli impegni assunti ma non posso dimenticare la mia città e questa provincia, farò la mia parte anche qui.
Dicono che lei sia legatissimo a Salvini che la considera un punto di riferimento...
Sono coordinatore regionale della Lega e ovviamente ho un rapporto personale con Salvini. Non è stato difficile: è una persona schietta, sincera che sa ascoltare e vuole partecipare e dare il suo contributo su tutti i territori. L'organizzazione è molto capillare e lui vuole essere sempre informato e condividere le scelte.
Vede a Latina un sindaco della Lega?
Penso che Latina abbia bisogno di un sindaco della Lega. In questi anni la destra è sempre caduta noi pensiamo di poter esprimere un sindaco e di poterlo fare attingendo dalla nostra classe dirigente.
Lei è molto legato a Terracina, è ancora critico con Procaccini oppure oggi ha altro da fare?
Sono sempre molto critico. Il sindaco va bocciato perché non ha idee ed improvvisa. Viaggia per urgenze a Terracina serve altro e servono soprattutto altri sogni trasferiti all'interno di una idea chiara della città che vogliamo.
Quando ha iniziato a fare politica si vedeva più sindaco della sua città o più deputato?
Sindaco, senza dubbio. Ed è un sogno che conservo ancora oggi e che tenterò di realizzare. Essere deputato è un onore e spero di essere all'altezza di questo ruolo ma non dimentico mai da dove vengo e cosa potrei fare per renderlo un posto migliore.
L'intervista
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