I partiti che sono già in campagna elettorale per le comunali del 10 giugno, si stanno già mettendo in assetto da guerra per le elezioni politiche anticipate.
Il naufragio del Governo Conte, quello dell'alleanza Lega-M5S, apre le porte al voto anticipato, a settembre o a ottobre lo dirà il successo (o l'insuccesso) del cosiddetto "Governo neutrale" affidato a Carlo Cottarelli. Ma le premesse, con Lega, M5S, Fratelli d'Italia e Forza Italia che già hanno annunciato che non intendono sostenerlo, fanno capire che si tornerà alle urne il prossimo settembre, con una campagna elettorale infuocata sotto al solleone.
Quali schieramenti?
Due le ipotesi sul campo e le carte le dà la Lega di Salvini. Dalle scelte di alleanza del Carroccio dipenderanno molte cose. Ieri il leader leghista non ha nascosto il malcontento su certe dichiarazioni di Forza Italia contro la Lega. E annunciato che presenterà assieme a M5S una nuova legge elettorale. Dunque, l'asse con il Movimento è ancora saldo. Salvini, numeri alla mano, avrebbe la vittoria in tasca con ognuna delle due alleanze. Ma presentandosi con M5S rinuncerebbe di fatto al #salvinipremier, visto che i pentastellati hanno numeri nettamente più alti della Lega e dunque la guida del Governo, dopo una eventuale vittoria, finirebbe a Luigi Di Maio. Da ambienti leghisti pontini, però, filtra che in questo momento la strada prediletta dal leader è proprio quella dell'alleanza elettorale con Di Maio. E anche in vista delle imminenti comunali, nelle amministrazioni in cui M5S non ha presentato la lista, la Lega sta contattando esponenti locali dei meetup per provare a ottenere il loro sostegno. Sarà interessante vedere come le due basi riusciranno a dialogare. A Latina, ad esempio, la base dei meetup ha una connotazione molto progressista, a occhio lontana dai temi cari alla Lega. Ma chissà. Le vie della politica sono infinite.

Il destino dei parlamentari uscenti
Va detto subito: la ricandidatura arriverà per tutti, le garanzie dipendono dalle alleanze. Si votasse con l'attuale Rosatellum, anche uno da sempre blindato come Fazzone sarebbe a rischio, nell'uninominale, davanti a un candidato Lega-M5S. Questo per far capire la forza del fronte sovranista se dovesse davvero prendere forma. E Fratelli d'Italia? L'impressione è che elettoralmente Giorgia Meloni finirà per seguire più Salvini che Berlusconi. Dunque quel che farà la Lega farà lei. Se al voto andasse il centrodestra unito, invece, gli spazi potrebbero moltiplicarsi per tutti i tre partiti. I sondaggi danno la coalizione oltre il 40% su base nazionale. Di certo Francesco Zicchieri e Claudio Durigon della Lega saranno entrambi in campo, con l'elezione praticamente in tasca. Stesso discorso per la senatrice Marinella Pacifico. Forza Italia e FdI cercheranno di piazzare qualcuno in posti strategici perottenere almeno un parlamentare in più rispetto a marzo. Il centrosinistra? Al momento non pervenuto. Il Pd sembra evanescente, Liberi e Uguali sta peggio. Le grandi manovre sono iniziate, ma dalle parti della sinistra stanno ancora in mare aperto.