C'è un Partito Democratico in piazza con foto e spumante, a festeggiare la vittoria elettorale di Antonio Terra, che per un soffio ha scampato la disfatta contro la coalizione di centrodestra guidata da Domenico Vulcano. Un partito che dopo le dichiarazioni di fiducia dei vertici regionali e provinciali è pronto a sedersi al tavolo per trattare sui temi del programma di lavoro dei prossimi cinque anni con quelle civiche il cui asse si è già spostato verso sinistra. E poi c'è il PD rimasto alla finestra a guardare la vittoria dei civici a cui il partito ha fatto opposizione per 5 anni, a misurare il peso del voto che l'elettorato ha espresso nei confronti del candidato sindaco di centrosinistra Giorgio Giusfredi.
Troppo poco per chiamarla frattura, ma di certo la vittoria di Antonio Terra ha messo in evidenza una doppia linea in seno allo stesso partito che non pare immune da conseguenze immediate.
La prima è la riunione del direttivo locale, convocata dal partito per questa sera e avente per oggetto le comunicazioni del segretario del Partito Democratico di Aprilia Alessandro Mammucari. Una riunione che potrebbe concludersi addirittura con le sue dimissioni, in evidente disaccordo con le scelte di una parte del gruppo. Un disaccordo già emerso pochi giorni prima del ballottaggio. Mentre una nota diramata dal PD di Aprilia, senza troppi giri di parole, invitava l'elettorato a votare Terra per arginare l'avanzata delle destre, era stato proprio il segretario Mammucari a non apprezzare i toni di quella nota che non teneva conto delle "diverse sensibilità" in seno alla coalizione di Giorgio Giusfredi, pur essendo sostanzialmente d'accordo sui contenuti. Ancora più marcato il dualismo all'indomani del secondo turno, con il consigliere Vincenzo Giovannini impegnato a trattare un appoggio alle civiche su temi riguardanti periferie, ente fiera e sanità, e il suo segretario che, pur considerando positivo il contributo offerto dal partito per arginare l'avanzata delle destre a trazione leghista, non intravede nelle civiche altro che «la coalizione avversa al centrosinistra contro cui abbiamo fatto opposizione per 5 anni» e nella vittoria di Terra una festa riservata solo ad altri.
Difficile del resto credere in una possibile cooperazione in cui il PD possa avere un peso specifico, con una coalizione che il sostegno offerto e ricevuto dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, e un candidato condiviso, sposta verso sinistra passando attraverso altri canali. Le scelte del PD, il frutto di un sostegno che per ora ha portato vantaggi solo ad Antonio Terra, potrebbero però ricadere proprio sul partito e a farne le spese, oltre al progetto di coalizione, potrebbe essere anche chi negli ultimi anni ha rivestito il ruolo di segretario, non disposto a barattare lo scranno all'opposizione con l'apertura programmatica post voto.
Il caso
Elezioni, la doppia linea in casa del Partito Democratico
Aprilia - Mammucari considera la vittoria di Terra una festa riservata ad altri, il consigliere Giovannini vorrebbe programmare il futuro con i civici. Stasera il direttivo