Riflettori puntati sui lavori di recupero e risanamento dell'ex palazzo delle Poste di Sabaudia, oggi diventato centro di documentazione "Angiolo Mazzoni". Il consigliere comunale Giovanni Secci, del gruppo di Forza Italia, ha depositato ieri un'interrogazione indirizzata al sindaco Giada Gervasi, al presidente del Consiglio Comunale Gianluca Bonetti, nonché al segretario comunale Giuditta Silvia Liantonio.
Il consigliere di minoranza ha focalizzato la propria attenzione su una recente determina del settore Patrimonio ed Economato che ha dichiarato l'efficacia dell'aggiudicazione definitiva dei lavori disposta con una precedente determina del 15 maggio 2018. Nell'atto in questione sono state ritenute applicabili le disposizioni in merito all'esecuzione d'urgenza dei lavori, in quanto - si legge - «la non esecuzione del contratto comporterebbe grave nocumento al patrimonio storico che l'immobile ricopre, oltre che all'eventuale conseguente perdita di contributi regionali relativi all'opera da realizzarsi».
Secci vuole però vederci chiaro e ha posto una serie di quesiti sull'iter seguito dal Comune. Tra le domande, ad esempio, quella per sapere se il responsabile del procedimento abbia attestato in una relazione istruttoria datata, protocollata e sottoscritta «l'esito positivo degli accertamenti eseguiti sul possesso - da parte della ditta, ndr - dei requisiti» richiesti da legge. Oltre a ciò, il consigliere domanda se non sia «più sensato» procedere con l'esercizio dei poteri di autotutela sottesi all'annullamento del provvedimento. La parola al sindaco.