A chi competono la vigilanza e la tutela ambientale nell'area industriale di Mazzocchio? Se lo domandano i consiglieri di minoranza Simone Coco e Daniela Lauretti, che in seguito alla nota del Consorzio industriale hanno presentato un'interrogazione indirizzata all'assessore alle Industrie Luigi Subiaco e al sindaco Carlo Medici. Nel frattempo, per quel che riguarda il campo nomadi, sono scattati controlli da parte di polizia locale e carabinieri e sono state elevate anche delle sanzioni.
Il problema delle competenze si è ripresentato a seguito della nota del Consorzio Industriale di cui è stata data notizia nei giorni scorsi. «L'Ente non ha alcun potere ispettivo di vigilanza e di tutela del territorio, dell'ambiente e del buon costume sociale; a tal proposito, al fine di definire celermente la classificazione delle infrastrutture stradali e quindi la loro pertinenza, è convocata una riunione operativa per martedì 4 settembre alle 16», cioè ieri per chi legge. All'ordine del giorno: analisi della rete stradale, le competenze attuali e i tratti ancora da classificare. Avanzata la richiesta di un commissario ad acta per cercare di accelerare sulle procedure, il quale - ipotizzano dal Consorzio industriale - «potrà prevedere la chiusura delle infrastrutture non classificate».
Alla luce di queste affermazioni, considerata anche la situazione in cui versa l'intera area industriale, alle prese con discariche abusive, accampamenti nelle piazzole di sosta e diffusi fenomeni di prostituzione, i consiglieri di minoranza hanno posto una serie di quesiti all'assessore e al sindaco. In primo luogo per sapere di chi effettivamente siano le competenze nell'area industriale, cercando di capire chi debba pensare alla vigilanza e alla tutela ambientale. Ma poi pure per sapere come l'amministrazione comunale intenda intervenire per far luce una volta per tutte sul problema, affinché si esca da questo continuo rimpallo di responsabilità.