C'è una cosa che bisogna mettersi in testa quando si parla di Palabianchini, una premessa che è d'obbligo per ogni ragionamento conseguente: la struttura di via dei Mille è inadeguata alle esigenze sportive della seconda città del Lazio. A Latina, che ha società di volley, basket e calcio a 5 che militano nelle massime serie delle proprie competizioni agonistiche, serve un palazzetto dello sport nuovo, moderno, adeguato. E magari anche una piscina coperta, visto che siamo l'unica città in Serie A che gioca ancora, in pieno inverno, in una vasca en plein air.
Sia ben chiaro: non è da oggi che il capoluogo pontino avrebbe bisogno di un nuovo palazzetto dello sport. E c'è chi ha provato a proporre un progetto, come il cavalier Benacquista, ma dalle parti di piazza del Popolo erano più interessati alla Metro leggera. E sappiamo come è andata a finire. Così mentre lo sport cittadino, con merito e nonostante strutture fatiscenti, raggiungeva traguardi clamorosi (il volley ha giocato anche le coppe europee), il Comune a tutto pensava tranne che a dotare la città di impianti adatti. Il Palabianchini era nato come una palestra, poi adeguato a palazzetto. Chi lo frequenta sa in che condizioni versa la struttura. Gli spogliatoi sono roba da campetto di periferia, con bagni e docce in condizioni pietose. Uno spettacolo indecente che viene offerto dalla città a quanti da fuori arrivano per giocare nel capoluogo pontino.
La Top Volley, dopo anni di stoica resistenza, ha ceduto e andrà a giocare a Cisterna. Forse per sempre, chissà. Finali europee, play off giocati in campo neutro perché il Palabianchini era inidoneo. Una pessima figura a cui la classe dirigente di allora non seppe dare risposte. A Latina dicono sia cambiato tutto. Per dimostrarlo, è ora che l'amministrazione comunale dia un segnale inequivocabile: piglio decisionale e capacità di programmazione. Forse non è tutto perduto, ma per provare a far cambiare idea alla Top Volley non servono più le parole, ma i fatti. Serve trovare un terreno idoneo, serve un progetto per un palazzetto dello sport nuovo, serve trovare il modo per realizzarlo, con un progetto di finanza o con i fondi europei. Vanno messe le società che usano il Palabianchini attorno a un tavolo per capire se c'è la possibilità di coinvolgerle. Perché il rischio, qui, è che anche basket e calcio a 5 seguano l'esempio della pallavolo. Ed a quel punto non resterebbe altro che suonare il requiem. Per lo sport e non solo.