«Alla città servono strutture nuove, moderne. Palasport, mercato settimanale, piscina, ospedale. Un Piano regolatore nuovo, che preveda al proprio interno questa programmazione, mi pare ormai indispensabile». Il presidente provinciale di Idea Gianluca Di Cocco mette in fila alcune delle priorità che a suo avviso dovrebbero finire nello schema di città che un'amministrazione dovrebbe proporre. «Noto che l'attuale maggioranza è convinta che non sia necessario procedere con un nuovo strumento di pianificazione e me ne rammarico - afferma Di Cocco - La realtà complessa che abbiamo davanti troverebbe una sua razionalizzazione solo attraverso un nuovo piano regolatore che ci permetterebbe di programmare e individuare le nuove strutture sul nostro territorio». L'esponente di Idea replica, in questo modo, alla consigliera comunale di Fratelli d'Italia Matilde Celentano, che aveva sollevato il caso del mercato settimanale e del palazzetto dello sport da realizzare ex novo.
Un esempio in questo senso, per Di Cocco, è quello del mercato settimanale. La struttura di via Rossetti necessita di interventi di riqualificazione. «Negli ultimi anni, il valore commerciale delle attività dei banchi è precipitato, sia per la crisi economica sia per l'avvento della Bolkestain. Un trasferimento in questo momento così delicato per la categoria, creerebbe non pochi  disagi e cambi di abitudini per i consumatori e la clientela. Sarebbe un effetto devastante per tutti. Se si vuole realmente razionalizzare il restayling dell'area R6, in primis sarebbe opportuno coinvolgere i primi attori, in questo caso le associazioni di categoria e i commercianti stessi. Valutare e riorganizzare le postazioni  rimaste vuote in questi anni per ricompattare il mercato e renderlo più uniforme e appetibile per tutti coloro che ci lavorano. Certo sull'attuale collocazione c'è molto da dire, viste le criticità. Ma sicuramente delocalizzare  il mercato aggreverebbe i problemi». Dunque, che fare? Per Gianluca Di Cocco «la vera soluzione deve essere quella di far partire la riqualificazione degli immobili abbandonati, oggi rifugio di situazioni umanitarie al limite e dare risposte concrete ai  commercianti ambulanti che stanno vivendo un periodo di profonda crisi. E poi bisogna procedere a inserire tutto all'interno di un nuovo Prg, dove prevedere le opere necessarie per la nostra città». Per il presidente di Idea «facendo altrimenti, rischiamo di non avere un quadro generale degli interventi necessari per lo sviluppo della città».