«Lo smarrimento generale potrebbe risolversi con una unità d'intenti sui temi e rigenerando la politica con le persone e il loro bagaglio di vita, lasciando spazio alle nuove figure che si affacciano sul panorama politico e ripensando così a una piazza che vede protagonista un movimento popolare».

Con queste parole, il vice presidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, ha parlato di rigenerazione della politica davanti a una platea composta da cittadini di Sezze e non, radunati giovedì pomeriggio nei locali del Museo archeologico della cittadina.

Tra i relatori, oltre a Smeriglio - che ha concluso i lavori, ndr -, c'erano i sindaci di Roccagorga e Latina, rispettivamente Carla Amici e Damiano Coletta, ma anche Simona D'Alessio, Gennaro Di Fazio, Rosa Giancola, Edvige Gioia, Carlo Pietrosanto ed Emiliano Scinicariello. A coordinare i lavori, invece, c'era Rita Palombi, consigliere comunale del movimento civico "SezzeBeneComune".

«Per essere incisivi, inoltre - ha concluso Smeriglio -, si deve ripartire dalle scuole, perché è in quel luogo che si formerà la società futura ed è in quei luoghi che è più sviluppato il processo d'integrazione affinché si possa affermare una società più inclusiva, plurale e progressista».