Il Comune di Aprilia revoca la gestione del polo fieristico alla Gefi Campoverde, la società che nel 2016 aveva ottenuto l'affidamento della struttura per sei anni tramite un bando di gara. A far scattare l'annullamento il mancato completamento dei lavori di adeguamento sismico, un aspetto previsto nell'accordo stipulato tra le parti. Il dirigente del settore Lavori Pubblici, Claudio Dello Vicario, contesta la violazione dell'articolo 8 del contratto che prevede per quanto riguarda l'adeguamento sismico: «l'impegno del conduttore, pena la revoca, a provvedere entro e non oltre dodici mesi alla stipula del contratto alla realizzazione dell'intervento previsto, previo ottenimento del nulla osta dell'ufficio regionale del Genio Civile».
Un intervento che secondo la relazione presentata lo scorso 16 ottobre dal collaudatore, l'ingegnere Emanuele Ceci, non è stato realizzato. «Questo ufficio - continua il dirigente - ha appreso che allo stato attuale non risultano realizzati gli interventi di collegamento alle travi principali. E che gli stessi saranno oggetto di un terzo lotto, pertanto i lavori di adeguamento non risultano completati».
E così, dopo vari solleciti, l'amministrazione comunale ha attivato la procedura di decadenza del contratto per riprendere possesso dell'immobile. In realtà però il «braccio di ferro» tra il Comune di Aprilia e la Gefi Campoverde andava avanti già da diversi, in estate infatti l'ente di piazza Roma aveva già avviato la procedura di sfratto contestando i ritardi nel pagamento dei canoni di locazione, un canone dell'importo complessivo di 40.008 euro all'anno. E per questo il dirigente ha incaricato l'ufficio Avvocatura di «procedere al recupero delle somme insolute», avviando al contempo l'iter per la riconsegna dell'immobile. 

Non è detto però che la revoca sia l'atto finale della vicenda: in ballo c'è ancora il contenzioso sui canoni e - arrivati a questo punto - non si può escludere una risposta dell'azienda.  Tuttavia, mettendo un attimo da parte gli aspetti di natura legale, bisogna registrare il fallimento dell'operazione di esternalizzazione dell'ente Fiera; un'operazione pensata per valorizzare e aumentare gli eventi nel polo fieristico (che già ospita il mercato dei fiori e la Mostra Agricola) e adeguare l'edificio senza ulteriori aggravi di spesa per il Comune. Un'operazione apparsa in salita fin da subito, prima con i problemi di «convivenza» tra il gestore e il mercato dei fiori e successivamente con i contrasti tra l'amministrazione Terra e la Gefi.