È paradossale che a salvaguardare la popolazione dal rischio igienico sanitario derivante dai problemi di funzionamento del depuratore di via del Campo, ripristinando il corretto ciclo depurativo e tutelando così anche la qualità delle acque del fosso della Ficoccia, debba essere proprio il gestore delle reti idriche contro cui le civiche che amministrano la città hanno intrapreso da anni una vera e propria battaglia, per il ritorno ad una gestione pubblica del servizio.
Eppure a chiedere ad Acqualatina di intervenire con urgenza per porre in essere gli interventi necessari al corretto funzionamento del ciclo di depurazione, è stato proprio il sindaco Antonio Terra, in difficoltà dopo che la ditta vincitrice del maxi appalto da 8 milioni 772 mila euro per potenziare l'impianto e arrivare a servire 120 mila abitanti equivalenti, ha abbandonato il cantiere per presunti ritardi nell'emissione dei certificati di pagamento degli acconti, previsti a loro avviso dal contratto stipulato nel 2013. La ditta Cogei Italia srl infatti da mesi ha sospeso i lavori e promosso un atto di citazione contro il Comune che, dal canto suo, attraverso una nota del responsabile del procedimento trasmessa al sindaco, avanza la proposta di risoluzione del contratto con la ditta per grave inadempimento, irregolarità o ritardo degli obblighi contrattuali. Un braccio di ferro con la ditta che prosegue da mesi senza trovare un punto di incontro: a nulla sono valsi i richiami, i solleciti e gli atti di messa in mora da parte di Rup e direttore dei lavori, trasmesse tra luglio e settembre: i sopralluoghi a quanto pare hanno palesato solo che i dipendenti della ditta non sono mai tornati al lavoro e che: «ogni lavorazione è ferma a quanto constatato il 15 marzo 2018». «Il perdurare dello stallo nei lavori – si legge però nell'ordinanza – causa continui fuori servizio di alcuni importanti comparti dell'impianto, potrebbe causare difficoltà alla gestione del ciclo depurativo, con particolare riguardo alla funzione della vasca n. 14 ‘Controlavaggio e clorazione', anche in ragione dell'impossibilità per il gestore di protrarre ulteriormente l'esercizio parziale del ciclo depurativo».
Insomma un bel pasticcio, che rischia di compromettere salute e igiene pubblica, mettendo a rischio anche l'ambiente per la cattiva depurazione delle acque che confluiscono nel fosso, senza contare ritardi nel completamento di opere necessarie a garantire i nuovi allacci. E per assurdo a tendere una mano al Comune dovrà essere proprio il disconosciuto gestore delle reti idriche, contro cui le civiche hanno intrapreso una battaglia politica sin dal 2009.
In via del Campo
Lavori sospesi da mesi per il depuratore, il Comune chiede aiuto ad Acqualatina
Aprilia - La ditta vincitrice del maxi appalto abbandona, il sindaco affida l'intervento al gestore per ripristinare il corretto funzionamento. Contraddicendo anni di battaglie