Celina Mattei è la presidente della commissione urbanistica ed è stata tra i componenti della maggioranza di Lbc intenzionati a fare chiarezza sull'iter della delibera che eliminava il vincolo alberghiero a ridosso dell'hotel Garden: su richiesta dell'opposizione e poi anche della collega di Lbc Maria Grazia Ciolfi ha convocato per due volte la sua commissione per esaminare questo iter controverso. Oggi definisce strumentali le accuse e le dichiarazioni formulate dal consigliere della Lega Massimiliano Carnevale, e mentre le indagini delegate dalla Procura ai carabinieri forestali del Nipaf svelerebbero in questa fase una variante illegittima, approvata dalla giunta al posto del Consiglio comunale, Mattei sostiene le ragioni tecniche e amministrative della scelta del dirigente Paolo Ferraro.
Celina Mattei la procedura attuata per approvare la delibera 457 è corretta?
Io sono d'accordo con l'architetto Ferraro perché la competenza ricade in capo alla giunta. La proposta di delibera è stata sottoposta alla giunta in quanto nel corso dell'istruttoria di una procedura Suap avente come proponente la società Green Building, si è ritenuto necessario che l'amministrazione comunale si esprimesse sulla permanenza o meno del vincolo a destinazione alberghiera. Lo hanno spiegato a chiare lettere i tecnici: l'intervento si configura come variante urbanistica ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera e della legge regionale 36/87 ed era corretta dunque la procedura di giunta.
Ma il vincolo sbandierato su quella delibera ha un senso dal punto di vista urbanistico? Perché Carnevale ha detto che si è erroneamente confuso un vincolo urbanistico di Piano - che non scade mai a meno che non si modifichi il piano stesso, con un altro vincolo finanziario, che la delibera invece definisce urbanistico.
Il consigliere Carnevale prende un abbaglio. Questa procedura è stata una presa d'atto, da parte degli uffici dell'urbanistica, della rimozione da parte della regione di quel vincolo attivato per un mutuo chiesto dal privato. L'area ritorna ad essere come era. La variante richiesta consiste nel cambio della destinazione d'uso dell'area dalla precedente zonizzazione «Attrezzature turistiche-destinazione alberghiera» in «attrezzature turistiche». Dunque c'è la possibilità di realizzare anche pensioni, locali per il commercio e il tempo libero, il tutto in conformità con le previsioni del Prg. Carnevale ha strumentalizzato l'argomento mettendo in cattiva luce l'operato di giunta e dirigente e facendo un esempio assolutamente sballato.
Si spieghi meglio.
Lui fa l'esempio di un proprietario di un terreno agricolo che chiede alla Regione se il vincolo sul suo terreno è estinto e scrive al Comune per farsi modificare la zonizzazione da agricola a commerciale o residenziale. Siamo alla follia. E non è solo qui che esce fuori strada. Parla di un iter concluso da cui non si può tornare indietro. Ma la procedura è stata solo avviata e non rappresenta il provvedimento finale di conclusione dell'iter, che avverrà con il parere regionale. Poi quella non è area soggetta a vincolo espropriativo, come sostiene lui, perché non è prevista urbanisticamente alcuna previsione di esproprio.
E quando sia lui che tutta l'opposizione sostengono che le tre grandi anomalie siano il periodo scelto per andare in giunta, la tempistica stretta e la mancanza di trasparenza, come risponde?
Queste tre componenti non interferiscono con l'iter e la sostanza della delibera, sono piuttosto ragioni di opportunità politica che non viziano in alcun modo la procedura.
Non c'è nessuna legge che dica che non si possa fare una giunta tra Natale e Capodanno o che detti i tempi da seguire.
Ma non le è sembrato strano che gli atti siano stati pubblicati 13 giorno dopo l'approvazione in giunta? Carnevale dice di essersi recato all'ufficio e che non gli sono stati dati.
Gli atti erano visionabili in ufficio, io non posso sapere se lui è andato a richiederli, ma sono libera di non credergli. A seguito dell'approvazione della delibera Ferraro ha provveduto alla pubblicazione dell'atto e degli elaborati di progetto, oltre che alla pubblicazione dell'avviso di variante al piano attuativo che è in albo dal 9 gennaio per l'eventuale presentazione di osservazioni. La pubblicazione è avvenuta online e i trenta giorni decorrono dal 9 gennaio. Non c'è alcuna violazione o difetto di partecipazione.
Una partecipazione postuma alla giunta…
Perché non prevedeva passaggi in commissione, si esauriva con la giunta. Non passano in commissione tutte le richieste e i permessi a costruire, non eravamo in commissione edilizia. Io le dico che l'atto è stato messo a disposizione dei commissari perché è stata mia premura, di fronte ai dubbi sollevati dall'opposizione, convocare due sedute sulla vicenda.
Oggi abbiamo ancora tutta la vicenda urbanistica trascinata con lentezza e ferma ai piani annullati mentre ci sono pratiche che viaggiano a vele spiegate come quella dei parcheggi in sanatoria dell'Oxer o come le varianti Q3 e Conad. Come lo spiega?
Sono pratiche aperte che avevano incassato già tutti i passi autorizzativi necessari, e che, dunque, andavano chiuse; non c'è nulla di anomalo dal punto di vista tecnico e della trasparenza. Però una cosa è vera. Siamo attaccabili perché ad oggi non abbiamo un ufficio di piano, nonostante le linee di indirizzo e la delibera di costituzione dell'agosto 2017. Non siamo ancora riusciti a dare una visione urbanistica di città e siamo in ritardo sulle risposte. Quanto prima mi impegnerò perché l'ufficio di piano sia attivato attraverso una selezione di tecnici. Intanto si sta sbloccando la prima parte del progetto del condono con la proposta di assumere personale attraverso un interpello interno. Poi avvieremo la seconda fase che prevede avvisi pubblici per selezionare tecnici all'esterno.