"Il comitato Piazza Grande Latina - Ricostruiamo l'alternativa è nato per sostenere la candidatura di Nicola Zingaretti alla segreteria del PD, ed è formato da persone nuove, ragazze e ragazzi, donne e uomini convinti che il linguaggio delle politica, oggi, debba essere radicalmente cambiato per stare al passo di una società che cambia continuamente: dobbiamo tornare a intercettare i bisogni e le difficoltà delle persone, e non vivere la politica in modo autoreferenziale". Così il Comitato pontino ribadisce le motivazioni alla base della nascita del gruppo, forte anche di un incontro, quello di ieri, che sembra aver soddisfatto tutti, sia i militanti che i curiosi in platea. L'incontro, "Conoscenza al centro, società del futuro", si è articolato intorno al tema della conoscenza. La discussione si è aperta con l'intervento di Massimo Bortoletto: "Oggi per il Partito Democratico è necessario conoscere, in primo luogo, le persone, gli attori della partecipazione politica. Dopo il 3 marzo dobbiamo tornare a incontrare le persone".
"La candidatura di Zingaretti - nell'opinione della relatrice Simona d'Alessio - è una risposta al vuoto cosmico della politica attuale: il PD è svincolato dalle necessità dei territori, bisogna fare in modo che si rigeneri". Della stessa idea Majocchi, che ha rilevato lo "scollamento oggi esistente fra la dimensione istituzionale della politica e la dimensione sociale. Si deve tornare a studiare, a riflettere sulla realtà sociale, dando nuovo spazio ai luoghi e ai momenti per l'elaborazione politica".
Stefano Mangullo ha sottolineato il ruolo cruciale della formazione: "Oggi esiste un grande problema. Non ci sono strumenti per interpretare notizie e informazioni. In questo contesto, come sostiene Zingaretti, è importante tornare a investire sulla conoscenza e dunque sulla scuola pubblica per dotare donne e uomini di una coscienza critica".
A seguire l'intervento dell'assessore alla Cultura di Latina, Silvio di Francia, che ha auspicato "il recupero di un'identità forte delle forze politiche di sinistra, nonché di un solido nucleo di valori irrinunciabili dai quali ripartire". L'evento si è concluso con l'intervento di Massimigliano Smeriglio, vice presidente della Regione Lazio e coordinatore nazionale di Piazza Grande: "La battaglia contro le forze neoautoritarie che ovunque si sono diffuse non può essere vinta con la violenza ma solo attraverso un vincolo di società, attraverso la conoscenza intesa anche come capacità di occuparci e conoscere gli altri".
Ciò che è emersa infine è la volontà del comitato di "instaurare un utile dialogo con tutte le forze progressiste oggi esistenti sul territorio, nel tentativo di trovare punti di contatto al di là delle differenze: è necessario ripristinare cooperazione e unità delle forze di sinistra per contrastare il paradossale modello di anti politica che oggi si è imposto al governo in Italia".