«Sono estremamente convinto che il Comune di Latina debba ritrovare quel ruolo di protagonista nel territorio provinciale, capace di indicare la strada da seguire alla Provincia, alla Regione Lazio e al Governo su temi delicati e vitali per il futuro». Lo afferma il capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio e già amministratore nel Comune di Latina Orlando Angelo Tripodi. Secondo l'esponente del Carroccio sotto la gestione Coletta, il Comune capoluogo ha perso il suo ruolo di leadership e traino dell'intera provincia. Tripodi parte nella sua analisi commentando una mozione che sarà discussa domani in Consiglio comunale, su proposta di gruppo misto e Lbc, secondo cui i dipendenti devono essere sempre sorridenti con i cittadini coi quali interloquiscono.

«Mi sembra una evidente pagliacciata - dice Tripodi - E se si è verificato qualche caso spiacevole, i consiglieri avrebbero potuto risolverlo immediatamente chiedendo spiegazioni al dipendente. Così invece si corre il serio rischio di aumentare il distacco tra dipendenti e amministrazione, come accade quotidianamente con la città». Secondo Tripodi «in passato la Conferenza dei Sindaci e il Consiglio comunale di Latina, su proposta del primo cittadino del capoluogo, erano il "Senato romano" del territorio provinciale, dove si discutevano istanze notevoli: dalla sanità alle infrastrutture fino allo sviluppo. Ora non si parla più di nulla! C'era un confronto costante con gli esponenti pontini eletti nella Provincia, in Regione Lazio e in Parlamento. Ora zero». Tripodi dice che di temi da affrontare, di emergenze, ce ne sono dozzine. Ad esempio dice di essere «fortemente preoccupato per il futuro di alcuni comparti, a partire dall'edilizia. I dati dell'Ance Latina sono drammatici nell'ultimo decennio: in provincia si è passati da circa 10.000 operai iscritti in Cassa Edile a poco più di 5.000, da 1.900 imprese a 1.300, da una massa salari di 80 milioni di euro a circa 48 milioni. E aggiungo: gli uffici non rilasciano i permessi a costruire e, non bastasse questo, anche l'Edilizia residenziale pubblica non decolla». E anche gli altri settori non se la passano benissimo. «Secondo un rapporto della Uil - prosegue Tripodi - nel 2018 Latina è stata la città italiana con la maggiore impennata di cig (+160,9%) rispetto al 2017 con valori che vanno dal più 132% di cassa ordinaria al più 315% di straordinaria. E ancora: sulla Roma-Latina e sulla bretella Cisterna-Valmontone, sulle quali il sindaco Coletta è uscito allo scoperto solo qualche mese fa, è stata la Lega di Cisterna a promuovere un Consiglio comunale allargato anticipando il capoluogo. Ecco, Latina dovrebbe discutere di ben altri argomenti in Consiglio comunale».