Quella appena trascorsa è stata forse la prima e più difficile settimana della Lega di Latina nell'ultimo anno. L'esito delle elezioni provinciali di domenica 31 marzo ha lasciato strascichi pesanti soprattutto nel capoluogo. Nel Consiglio comunale di mercoledì non è sfuggito ai più che Massimiliano Carnevale (Lega) ha delegato la collega di Forza Italia Giovanna Miele a presentare i suoi emendamenti e non il capogruppo della Lega Matteo Adinolfi e questo fatto ha scatenato una serie di sospetti. Domenica scorsa nell'urna della Provincia, forse Carnevale puntava a ottenere anche il voto del collega di partito nella corsa al seggio in via Costa. Invece Adinolfi ha espresso la sua preferenza per il terracinese Villani, risultato poi eletto. Ma il diretto interessato respinge il sospetto: «Non sono assolutamente deluso - dice Carnevale - Adinolfi ha fatto una scelta di voto, libera. Io ho ottenuto i miei consensi e tanti anche all'esterno dei consiglieri del partito e questo mi riempie di soddisfazione, perché non era scontato».

Il Carroccio in Provincia sperava di ottenere almeno due eletti e puntava proprio su Carnevale e Villani. Adinolfi, dal canto suo, non si rimprovera nulla: quando ha preso il coordinamento provinciale in mano la Lega aveva un numero di amministratori che si contavano sulle dita di una mano. Oggi sono oltre 40. Il suo lavoro di coordinamento ha fatto crescere il Carroccio e questo gli viene riconosciuto da tutti nel partito.

A conferma di questo interviene il consigliere regionale Angelo Tripodi. «La Lega ha ottenuto il sostegno di 68 amministratori locali, di cui 41 aderenti, a fronte di nove amministratori eletti nelle liste del partito alle comunali. Un segnale chiaro arriva dai Comuni medio piccoli, la cui classe dirigente è stata tradita dai partiti tradizionali puntando sul rinnovamento, sull'affidabilità e sul buon governo della Lega - afferma Tripodi - Siamo onorati del sostegno dei piccoli e medi amministratori abbandonati dalla politica, i cui territori non hanno risposte da decenni e ai quali siamo tornati a dare voce all'interno delle istituzioni e sul territorio. Un dato incontrovertibile: noi cresciamo sia nelle urne che nel voto ponderato senza aver spalancato le porte di casa a chiunque, individuando delle personalità funzionali al progetto Lega. Invece gli altri perdono o aumentano leggermente nonostante abbiano messo in campo altri mezzi». Poi un messaggio a Fratelli d'Italia ed Enrico Tiero: «Certamente auspichiamo chiarezza da chi si definisce di centrodestra ed è già pronto a sostenere il presidente della Provincia Carlo Medici del Pd. Evidentemente lo fa per salvaguardare qualche incarico nello staff. Preferiamo la coerenza e il sostegno dei cittadini rispedendo al mittente la politica del mercantificio».