Via libera, da parte della maggioranza targata MoVimento 5 Stelle del Comune di Ardea, al Bilancio di previsione per il triennio 2019/2021.
L'approvazione del documento è arrivata l'altra mattina in Consiglio comunale e, di conseguenza, ne abbiamo parlato con il sindaco, Mario Savarese.
«Quest'anno abbiamo presentato il Bilancio ai cittadini attraverso delle slide che aggregavano le varie voci di spesa: l'obiettivo, peraltro raggiunto, era quello di rendere comprensibile lo sforzo fatto dagli uffici. Il paragone fra entrate e uscite ha fatto capire quali sono le risorse disponibili e quali le scelte seguite, molte risultate obbligate perché gran parte delle spese, oltre che per gli stipendi e la macchina amministrativa, se ne vanno per il 25% in assistenza alle persone più deboli. Poi c'è una grandissima fetta di soldi che spendiamo per ripianare i debiti e per pagare i mutui, oltre alla ‘tagliola' enorme del fondo crediti di dubbia esigibilità che ci porta via quasi quattro milioni di euro. Con quel poco che resta abbiamo spiegato cosa possiamo fare».
Un passaggio anche sugli emendamenti presentati dall'opposizione: «Dalla minoranza avevano intenzione di azzerare le indennità degli amministratori a favore di piccole spese che nel nostro Bilancio inevitabilmente prevedono cifre molto basse o zero, perché non ci sono abbastanza soldi. Abbiamo cercato di far capire loro che centomila euro che percepiscono in un anno sindaco, vice sindaco, assessori e presidente del Consiglio sono briciole in confronto a ciò che servirebbe e sono necessarie all'amministrazione per lavorare. Senza soldi non saremmo in grado di avere collaborazioni con professionisti seri che hanno quantomeno diritto a un rimborso spese. Umiliarli e costringerli a venire a lavorare gratis non credo che sia un buon modo di fare politica. E tra l'altro, gli emendamenti non sono stati respinti dalla politica, ma direttamente dai revisori dei conti e dal dirigente finanziario, in quanto si tratta di spese previste per legge e obbligatorie».
Infine, il sindaco ha voluto anche rispondere alle "accuse" di scarso confronto: «La minoranza ha lamentato di non aver potuto partecipare attivamente alla stesura del Bilancio. Questa non è stata una scelta nostra, ma c'è stato un problema contingente dovuto alla fretta con cui il Bilancio è stato realizzato. Basti pensare che siamo usciti dalla stesura del Bilancio stabilmente riequilibrato e, dopo un mese, ne abbiamo dovuto approvare un altro. Questo ci ha impedito di fare sedute di commissione per scambiare opinioni. Sono comunque soddisfatto per il lavoro fatto, anche se non è completo perché non c'è stato tempo per fare di più. Questo, comunque, non significa che ci fermeremo. Abbiamo già studiato delle variazioni di Bilancio - ha concluso Savarese - per risparmiare su alcune uscite a favore di altre più importanti, fra le quali ci sono pure quelle suggerite dalle minoranze e che, in questa fase, non si potevano prevedere».