Mentre il sindaco uscente, Angelio Pincivero, rifiniva gli ultimi particolari della presentazione ufficiale al pubblico della lista che lo sosterrà in vista della tornata elettorale del prossimo 26 maggio, dal Tar del Lazio, sezione di Latina, è arrivata la sentenza che riammette alla stessa competizione "Insieme per un futuro migliore", la lista a sostegno della candidatura di Ornella Mastrantoni alla poltrona di primo cittadino.
La sentenza, di fatto, ribalta il giudizio della commissione elettorale circondariale di Priverno che aveva espresso il suo diniego lo scorso sabato 27 aprile, poche ore dopo la presentazione della medesima lista presso il Comune di Prossedi con il plico poi trasferito, appunto a Priverno, annullandone il verbale redatto a tutti gli effetti. A tale primo giudizio di esclusione, Ornella Mastrantoni, in qualità di candidato sindaco, aveva opposto ricorso depositando i relativi atti il 29 aprile impugnando il verbale.
La Commissione aveva contestato un "difetto" del modulo di presentazione della lista, risultato incompleto del contrassegno per quella che, da regolamento, costituisce una violazione non sanabile (il simbolo recante la raffigurazione del contrassegno della lista è un requisito sostanziale, che non ammette equipollenti. Lo stesso modulo era poi incompleto per quanto riguarda l'esplicitazione del numero di sottoscrittori e il numero dei candidati alla carica di consiglieri.
Nel ricorso, però, la Mastrantoni ha spiegato che il contrassegno mancante è stato depositato in termini congiunto con una "graffetta in alto a sinistra del documento di presentazione della liste alle elezioni comunali", come si evince dalla ricevuta rilasciata dal funzionario delegato dal Segretario comunale, che certifica l'avvenuta presentazione di una lista recante un ben definito contrassegno e non di una lista recante un contrassegno separato o staccato così come, la stessa ricevuta comprova l'avvenuto deposito dei documenti utili riportanti gli elementi erroneamente ritenuti mancanti dalla Sottocommissione elettorale. A tali rivendicazioni non si è opposta nessuna controparte per cui la Camera di Consiglio ha deciso per la riammissione.